“Il tema oggi è capire di quante risorse viene dotato il Canale Lunense. Poiché la fumosa riforma annunciata dall'assessore Giampedrone non può finire per ribaltare sulle spalle dei cittadini i costi degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per la corretta gestione dei territori interessati dal passaggio del canale. Pensare infatti oggi, come è nelle sue intenzioni, di aumentare la platea dei contribuenti, quando già le ultime votazioni hanno evidenziato un astensionismo preoccupante (soltanto 86 votanti sui 15mila aventi diritto), significa soltanto voler mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Ricordo che fu bocciato il mio ordine del giorno con il quale facevo mie le richieste pervenute dagli uffici di Giampedrone stesso rispetto agli interventi prioritari destinati alla manutenzione e gestione delle opere idrauliche e alle conseguenti risorse economiche necessarie che ammontano a oltre 200 mila euro.
Cosa intende fare l'assessore? Come intende far fronte a queste richieste da cui discende la corretta e sicura tenuta del nostro territorio?
Il Canale Lunese, a mio avviso, ha bisogno di essere oggetto di riforma anche in base a ciò che prevede l'articolo 13 della legge 15 del 2015. Deve essere messo nelle condizioni di svolgere le funzioni che la legge gli attribuisce e per le quali occorrono investimenti che non possono essere ricercati in nuovi esborsi da parte dei cittadini. I cittadini come dimostrano le ultime elezioni del canale lunense devono essere fatti partecipare alle decisioni dell'ente per cui pagano un tributo, ma non possono sostenere l'onere di una riforma. Si faccia al più presto chiarezza soprattutto sulle risorse che la Regione è tenuta a garantire per la manutenzione del nostro territorio. Come ho appurato con un accesso agli atti gli uffici di Giampedrone parlano di almeno 220000 euro necessari per la manutenzione e queste risorse non sono state investite".