Ci sono voluti 22 giorni e più di un mal di pancia per arrivare all’ok della giunta comunale sulla nomina della commercialista spezzina Rosanna Ghirri a nuovo dirigente comunale a tempo determinato.
Dopo il decreto di nomina del sindaco del 4 ottobre, al termine di una procedura concorsuale avviata l’anno scorso, in seguito all’insediamento della nuova amministrazione di centrodestra, la nomina di Ghirri era stata sottoposta agli assessori la settimana scorsa, in riunione di giunta, senza che il punto fosse all’ordine del giorno.
Da lì la richiesta di poter approfondire la pratica per poi esaminarla nuovamente, con cognizione di causa. Ma in realtà il disaccordo tra il sindaco Pierluigi Peracchini e alcuni degli assessori era sia sul merito che sul metodo della nomina dell’ex presidente e amministratore delegato della partecipata Spedia (l’ex agenzia per lo sviluppo del territorio locale), accusata da alcuni di aver gravitato nella galassia del centrosinistra, difesa da altri per il suo ruolo di “tecnico” nelle cariche ricoperte in passato.
I malumori, però, sembrano essere rientrati: oggi infatti la giunta ha dato il via libera all’unanimità (con tutti gli assessori presenti) all’inquadramento di Ghirri nella macchina comunale.
Mentre si registra l’ok della giunta, però, arriva la bordata del gruppo di maggioranza “Per la nostra città con Giulio Guerri” sull’annosa questione della rotazione dei dirigenti comunali: “A un anno e mezzo dalle elezioni amministrative i dirigenti simbolo delle giunte Federici non solo sono ancora al loro posto ma sono diventati ancora più potenti di prima”, attacca la lista del presidente del consiglio comunale Giulio Guerri e del consigliere Massimo Baldino Caratozzolo.
Proprio Baldino ha presentato una mozione, che verrà discussa nel consiglio comunale di lunedì, che impegna il sindaco ad attuare una rotazione degli incarichi dei dirigenti comunali (in quest’ultimo anno prorogati in blocco per quattro volte, in attesa della nomina della “superdirigente” Ghirri).
“La rotazione dei dirigenti che proponiamo ufficialmente in coerenza con quanto abbiamo sostenuto negli anni all’opposizione e in campagna elettorale – affonda “Per la nostra città” – punta a disinnescare questo grave fatto patologico, portando a un cambiamento nei fatti e non solo a parole nell’organizzazione del Comune. Non sostenere questa proposta – continua la lista con un chiaro ‘avviso’ a Peracchini – significherebbe tradire il cambiamento invocato dai cittadini e creare un pesantissimo presupposto perché la svolta del 2017 passi invece alla storia come una farsa”.
