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L’area Enel “spacca” il consiglio comunale, rischia di slittare (di nuovo) la discussione In evidenza

di Francesco Truscia - C’è la possibilità che la discussione sull’area Enel, prevista per il prossimo consiglio comunale di lunedì, venga rinviata di nuovo.

Non bastassero le discussioni che attanagliano il nostro territorio, come ad esempio quella sulla sanità ed il nuovo ospedale, un’altra diatriba mai tramontata e pregna di potenziali polemiche, ovvero quella sul futuro dell’area Enel, ritorna in campo da protagonista in consiglio comunale, o forse no. 

Lunedì 1 ottobre dovrebbero svolgersi in consiglio comunale le discussioni sulle tre mozioni legate alla questione area Enel: quella del consigliere Lorenzo Forcieri, quella del gruppo consiliare del M5S e quella del consigliere Massimo Caratozzolo. Il condizionale, in questo caso è d’obbligo perché c’è la possibilità che le discussioni al riguardo vengano rinviate ancora una volta.

Ricordiamo che si tratta di mozioni presentate tempo fa, addirittura quella del consigliere Forcieri giusto oggi spegne una candelina, essendo stata presentata un anno fa.

Alla base del potenziale rinvio della discussione, la richiesta di una parte della minoranza di posticipare il confronto al riguardo, il perché è presto detto: “Siamo stati noi gruppi di minoranza a dire che sarebbe stato importante trovare la condivisione su un tema così delicato come il futuro dell’area Enel - afferma il consigliere di LeAli a Spezia Guido Melley - Ci è stato inviato quindi un documento che poteva essere una traccia sostitutiva di queste mozioni e che potesse trovarne una sintesi e si doveva discutere in una conferenza dei capigruppo domani pomeriggio. Per motivi che mi sfuggono questa conferenza è stata spostata a lunedì pomeriggio, a poche ore dal consiglio e in concomitanza con una commissione su Atc. Noi come gruppi consiliari abbiamo bisogno di tempo per valutare i documenti, quindi abbiamo richiesto al presidente del consiglio comunale Giulio Guerri di valutare se era il caso di spostare questo consiglio di una settimana o qualche giorno, per avere il tempo di discutere assieme di questo documento”.

Vero è che oramai è passato un anno dalla presentazione della mozione del consigliere Forcieri, come mai quindi non si è ancora riusciti a portare il confronto in consiglio dopo tutto questo tempo? “Non c’è stata in primis una particolare attenzione dei proponenti, per primo Forcieri, per trovare delle sintesi. C’è anche una fortissima responsabilità dell’amministrazione e della maggioranza che su un argomento simile non hanno cercato di fare una sintesi, forse perché non ne avvertono l’importanza. C’è anche un atteggiamento rinunciatario del sindaco Pierluigi Peracchini verso l’Enel, come verso l’Asl e la Marina Militare”.

Ad affidare una certa responsabilità all’amministrazione e alla maggioranza non è solo Guido Melley, anche Federica Pecunia, capogruppo del gruppo consiliare del Partito Democratico rincara la dose. “Ci siamo dimostrati disponibili sin dall’inizio a comporre un documento unitario che parlasse del futuro delle aree Enel. Riscontriamo che c’è voluto un mese e mezzo, da parte di chi si è preso mandato a provare a fare un testo unitario, per inviarci una proposta. C’è stato il rinvio di una capigruppo fondamentale per arrivare lunedì ad un testo che comprendesse le istanze di tutti, non si può affrontare un consiglio senza provare fino all’ultimo a concertare un testo così importante. L’amministrazione una colpa forte ce l’ha: il tema di Enel doveva essere in capo alle priorità dell’amministrazione nella discussione e non demandata a delle mozioni dei consiglieri. C’è stato un impegno anche dell’assessore Giacomelli per creare un percorso all’interno dei laboratori dello sviluppo economico, però non è stato fatto niente. È un anno e mezzo che l’amministrazione è in carica e non ha mai parlato di Enel”.

L’uomo incaricato di trovare la quadra e che ha assunto il mandato esplorativo sulla questione “documento condiviso” sull’area Enel è il consigliere di La Spezia Popolare - Noi con l’Italia Umberto Maria Costantini: “Ho cercato di stilare un documento condiviso perché credo che la città si aspetti questo dal consiglio comunale, uscire con un documento condiviso sarebbe una vittoria non tanto dell’amministrazione, quanto di tutti. Ho presentato all’attenzione dei capigruppo del consiglio un documento che cercava, nei limiti del possibile, di riassumere tutte le richieste delle parti (le 3 mozioni più l’ordine del giorno del PD). Domani discuteremo se fare un consiglio comunale più avanti o se farlo il primo di ottobre ed ascolteremo i vertici di Enel per quel che riguarda la loro posizione attuale. Il documento che ho presentato è precedente alla commissione che si è tenuta il 25 settembre nella quale abbiamo audito le parti sindacali al riguardo. Da molto tempo sto cercando la condivisione di tutti su diversi temi importanti, prima sono un cittadino poi faccio anche il politico e voglio accontentare la cittadinanza spezzina”.

Per quel che riguarda il tempo intercorso tra la prima presentazione della mozione (un anno fa) e la discussione in consiglio che non si è ancora svolta il consigliere Costantini ha le idee chiare: “Futur-e aveva dato incarico ad Enea di fare proposte sull’area Enel. Il documento completo di Enea ci è giunto a luglio, prima della chiusura dei lavori. Avevamo l’esigenza di poter vagliare quel documento. Per questo motivo abbiamo allungato il tema da discutere in consiglio comunale, era doveroso attendere quel documento”.

Domani mattina si dovrebbe tenere una conferenza dei capigruppo per decidere se rinviare la discussione su Enel in consiglio comunale o meno. Ma cosa ne pensano i promotori delle mozioni? Su posizioni simili sono il gruppo consiliare del M5S e Massimo Caratozzolo, aperti ad un documento condiviso mantenendo fermo il punto sanitario-ambientale: “La nostra mozione si caratterizza proprio sul tema ambientale e sulla valutazione dell’impatto che ha avuto la centrale in questi anni e su questo non torniamo indietro - afferma la capigruppo del gruppo consiliare del M5S Donatella Del Turco - C’è piena collaborazione con il consigliere Costantini al riguardo. La parte che a noi sta più a cuore riguarda la bonifica, non si può neanche pensare ad una destinazione futura se non sappiamo che tipo di bonifica verrà fatta sull’area”.

“Costantini ha fatto un gran lavoro nel cercare di mettere d’accordo anche segmenti della minoranza che sono molto contrapposti - afferma Massimo Caratozzolo consigliere comunale di Per la nostra città con Giulio Guerri - La posizione di Forcieri è legata all’industrializzazione di un certo tipo mentre il M5S, ma anche noi, guardiamo allo stato attuale di Enel per mettere dei paletti su quell’area per il domani. La nostra preoccupazione è che su quell’area non sorgano industrie insalubri di prima grandezza. Altro punto importante è la valutazione di impatto sanitario, visto che l’epidemiologica ormai non ha più i tempi per essere fatta da qui al 2021, come anche importante è la bonifica. Si tratta di punti che guardano alla salute dei cittadini”.

Il consigliere comunale di Avantinsieme Lorenzo Forcieri, che avevamo recentemente intervistato (vedi QUI), cosa ne pensa di quello che sta accadendo e del ritardo che sta subendo la discussione sul futuro dell’area Enel?

“Il problema è complesso e quindi tutti hanno avuto bisogno di documentarsi per approfondire le proprie conoscenze - dichiara il consigliere di Avantinsieme Lorenzo Forcieri - Penso però che un anno sia più che sufficiente per assumere delle decisioni. Evidentemente c’è qualcuno che, rispetto all’interesse della città, preferisce mettere in atto piccoli giochi di posizionamento politico. Personalmente sono contrario allo spostamento e mi auspico che questa discussione finalmente si faccia”.

Sapremo se gli auspici del consigliere Lorenzo Forcieri saranno accolti solo domani, in attesa di ulteriori sviluppi.

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