Alla luce delle notizie relative al trasferimento della casa di riposo Sabbadini dall’attuale sede nei pressi della Pubblica Assistenza, di proprietà del Comune di Sarzana, a quella nuova davanti all’Ospedale San Bartolomeo, l’Associazione Sarzana per Sarzana esprime il suo profondo dissenso.
Il vicesindaco Costantino Eretta ha infatti illustrato un piano di intervento per ultimare l’immobile per la futura Rsa entro l’estate, parlando in maniera vaga di “integrazione tra territorio e ospedale”, e di “primo esempio di integrazione tra strutture”.
In primo luogo, se per integrazione si intende avvicinare gli anziani all’ospedale, affinchè in caso di necessità abbiano assistenza immediata, come associazione ci sembra una motivazione poco credibile, soprattutto data la situazione dell’ospedale e del pronto soccorso.
In secondo luogo, a livello umano, ci piacerebbe capire quale sia il gradimento degli anziani: siamo sicuri che sarebbero felici di passare le loro giornate accanto all’ospedale?
In terzo luogo sarebbe giusto avere chiarezza in merito alla gara di appalto e sulle tempistiche per la consegna dell’immobile completato. Perché consegnare ad un privato un immobile pubblico? E ancora, quale cittadino può credere a queste affermazioni visti i tempi con cui sono stati costruiti-restaurati-mai finiti-mai costruiti gli ospedali nella nostra provincia?
Ci sembra di rivedere le azioni tanto contrastate alla vecchia amministrazione e che invece oggi vengono riprese a gran voce.
Sarzana per Sarzana crede fermamente che la casa di riposo Sabbadini debba essere organizzata dal Comune sia nella struttura che nel servizio, affinchè la gestione diretta del servizio stesso consenta una maggior tutela degli assistiti a garanzia loro e delle loro famiglie.
Ancora una volta dopo la questione delle scuole, abbiamo l’impressione che questa amministrazione vada avanti per la sua strada dimenticando la tanto promessa vicinanza ai cittadini e alle famiglie. Dopo i bambini è la volta degli anziani. Aspettiamo a questo punto la prossima categoria che verrà “colpita”, dalle decisioni già prese, in nome della tanto pubblicizzata collaborazione e trasparenza.
Sarzana Per Sarzana