Il nostro Accesso agli Atti sul Nuovo Felettino risale al 3 agosto 2018 ed è frutto di informazioni e dati che con pazienza abbiamo raccolto e analizzato nei mesi precedenti.
Un progetto esecutivo approvato il 27 luglio del 2016 contenente il piano finanziario, di oltre 175 milioni di euro, e il cronoprogramma di intervento.
La data di consegna fissata a 1480 giorni dal 5 agosto 2016. Vale a dire: opera finita entro agosto 2020.
Un contratto d’appalto per la realizzazione di un ospedale di cui ormai la provincia spezzina non può più fare a meno. Oggi il Sant’Andrea versa in pessime condizioni strutturali, il San Bartolomeo di Sarzana è in uno stato di evidente sottoutilizzo, mentre il San Nicolò di Levanto stenta a diventare l’ospedale di comunità di cui la Val di Vara e la riviera di levante avrebbe bisogno.
In questa realtà si inserisce il verbale di consegna dei lavori del Felettino alla ditta appaltatrice, firmato l’8 agosto 2018.
La Giunta Toti che eroga alla Pessina Costruzioni, il 18 giugno 2016, con Delibera di Giunta n. 595/16, l’anticipo di circa 9.800.000€ + IVA.
Curioso che la garanzia fideiussoria a garanzia della cifra erogata arrivi solo 6 mesi dopo e cioè il 15 febbraio 2017.
In questo panorama fatto di slogan e inaugurazioni di prime pietre il cantiere resta desolatamente fermo al di là della demolizione del vecchio edificio e di minimi lavori preparatori.
Qualche giorno dopo il nostro Accesso agli Atti arriva, apparentemente come un fulmine a ciel sereno, la Delibera n. 667 dell’8 agosto 2018 firmata dal Direttore Generale di ASL5.
In questo atto si dice chiaramente che: “alla luce dell’evidente ritardo nei progressi dei lavori rispetto ai termini contrattuali” è necessario procedere col recupero della quota non compensata della somma erogata alla ditta costruttrice. Insomma lo stato di avanzamento lavori è pesantemente indietro rispetto alla tabella di marcia fissata. ASL5, per questo, come stabilito deve assolutamente recuperare ben 5.900.000€ + IVA.
Se necessario il recupero dovrà avvenire riscuotendo la fideiussione di garanzia.
A questo punto lo scenario che si apre è privo di qualunque certezza sul futuro del Nuovo Felettino. Ora è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte della Giunta regionale e di ASL5 per fornire indicazioni precise su come si intende procedere.
Il nuovo ospedale della Spezia è oggi più che mai messo in forte discussione, non solo nei tempi di realizzazione ma nella sua stessa costruzione e ciò, francamente, è inaccettabile.
Toti e Viale la smettano con gli annunci e seguano più attentamente e con maggior rigore gli appalti aperti in Regione perché, visti i problemi e gli stop, è chiaro che qualcosa a livello politico e amministrativo non funzioni per nulla. E a farne le spese sono come sempre i cittadini.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMente Liguria