I nuovi orientamenti internazionali, purtroppo messi ora in discussione dall'amministrazione Trump, hanno spinto i Paesi che hanno firmato l'accordo di Parigi ad avviare programmi di completa decarbonizzazione. Anche l'Italia ha fatto questa scelta con convinzione e si è data termini stretti per l'uscita dal carbone.
Già chiuse Genova e Vado, è previsto per il 2021 il superamento della centrale ENEL della Spezia. Occorre, naturalmente, garantire un'occupazione alternativa a tutti i lavoratori e utilizzare al meglio un'area produttiva strategica.
Il centrosinistra quando era forza di governo in città e in regione aveva avviato una seria riflessione su questo punto, in coerenza con la storia del sito.
Da quando poi è cambiata l'amministrazione, il Comune sembra aver cancellato l'argomento dal suo orizzonte.
Donatella Bianchi ci ha ricordato l'importanza di far rispettare gli impegni ad ENEL in termini di bonifica. Credo sia stato grave aver abbandonato il tavolo di concertazione insediato dalla amministrazione Federici perché le presenze autorevoli del mondo associativo, sindacale, industriale e istituzionale erano una garanzia di forza e compattezza per la città, sia nel ragionamento sulla bonifica che per progettare l'utilizzo delle Aree Enel nel prossimo futuro. Ringrazio Donatella dello stimolo e mi auguro che la sua autorevole voce venga ascoltata riprendendo quel dialogo.
Raffaella Paita, deputata Pd