Fermo restando quanto ho ribadito nei giorni scorsi, ovvero che l'Asl può trovare le risorse necessarie ai lavori di ristrutturazione del centro finalizzati all'accreditamento così come per sopperire alle carenze di personale, vorrei, tuttavia, suggerire alcune ipotesi alternative finalizzate al mantenimento del carattere pubblico della struttura.
Il comune, per esempio, potrebbe chiedere a Fondazione Carispezia, che eroga contributi in ambito sociale in tutta la provincia, di intervenire con risorse utili per eseguire i lavori necessari negli attuali locali del centro diurno. Inoltre nell'ipotesi in cui il diurno venisse traferito, al suo posto potrebbe essere collocato il centro per la neuropsichiatria infantile che doveva nascere a Luni e che moltissime famiglie ancora attendono. Il diurno potrebbe invece essere sistemato nei locali della Sabbadini di proprietà del comune, quando quest'ultima verrà a sua volta trasferita nella nuova struttura di fronte al San Bartolomeo. O ancora, a seguito del trasferimento della Sabbadini, la struttura potrebbe essere utilizzata per realizzarvi sia il centro diurno che il centro per la neuropsichiatria infantile, date le congrue dimensioni dei locali.
Sono soltanto alcuni suggerimenti che vorrei sottoporre alla giunta sarzanese. Ben vengano altre ipotesi di lavoro che possano tutelare il valore pubblico del servizio. Ma trovo singolare che il comune accetti passivamente decisioni di Regione e Asl solo perchè dello stesso colore politico. Il sindaco porti la questione all'attenzione della conferenza dei sindaci e si batta per mantenere un servizio pubblico importante come questo a Sarzana, tutelando le necessità dei cittadini e dei malati.
Juri Michelucci
Consigliere regionale Partito Democratico