Un impianto costato oltre 6 milioni di euro, inaugurato nel 2016 e alla cui realizzazione ha contribuito la Regione Liguria nell’ambito dei fondi PAR-FAS 2007-2013.
Con la nostra iniziativa abbiamo segnalato quanto emerso da un sopralluogo subacqueo nel punto in cui scorrono, sotto Villa Wild, le tubazioni che trasportano le acque depurate in mare.
In quel tratto, a una profondità di circa 6-7 metri, è stata rinvenuta una falla riparata in modo totalmente inadeguato: un sacchetto di plastica tenuto stretto da una corda.
Ma la gravità di quanto emerso non si ferma qui. Dalla perdita pare fuoriuscire non acqua chiara, come dovrebbe produrre un processo corretto di depurazione, ma un liquido torbido che potrebbe essere ricco di materiale organico, come dimostra la gran quantità di pesci.
L’allarme è stato raccolto dall’Assessorato e la segnalazione già trasmessa ad ARPAL e alla Provincia della Spezia affinché verifichino il funzionamento del depuratore di Levanto e Bonassola.
La finalità è quella di tutelare una delle località turistiche più belle e preziose della Liguria sia dal punto di vista ambientale che economico.
I campionamenti annuali sono previsti, i risultati devono essere comunicati ad ARPAL, ASL e Provincia. È previsto anche un registro puntuale di tutti gli interventi di manutenzione effettuati.
Per tutto questo eseguiremo un accesso agli atti per acquisire i dati trasmessi e verificare la bontà della gestione dell’impianto su cui permangono evidenti dubbi che vanno risolti. Ci attendiamo comunque che, al netto di tutto, venga predisposta una riparazione della conduttura degna di questo nome.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Rete a Sinistra/liberaMente Liguria