“L’avvio del percorso dell’autonomia è una scelta strategica per il futuro della Liguria, soprattutto sul fronte portuale, dei trasporto e della tutela dell'ambiente”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ribadisce e sottolinea l’importanza del sentiero su cui si è incamminata la Regione.
Il tema è al centro del dibattito “Nord chiama Sud” a cui il governatore parteciperà, questa sera, nell’ambito della rassegna Liguria d’Autore, assieme a Stefano Bonaccini, Claudio Brachino, Stefano Buffagni, Attilio Fontana, Massimo Garavaglia.
“Il tema è estremamente attuale e della massima rilevanza – aggiunge Toti - ed è stato al centro del Patto siglato a Trieste, il 21 aprile scorso, con i governatori Luca Zaia, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga. Dopo l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio regionale della Liguria, della risoluzione per l’avvio del percorso dell’autonomia, abbia proseguito con tappe importanti: la trattativa è in corso, e dopo il positivo confronto di mercoledì scorso con il ministro degli Affari regionali Erika Stefani, ci aspettiamo che si possa giungere al traguardo entro al fine del 2018”.
“Ovviamente – prosegue Toti – in cima ai nostri pensieri rimane il tema della portualità: la Liguria è già il porto d'Italia, uno dei maggiori in Europa, ma grazie all’autonomia potrà esserlo sempre di più e divenire il principale crocevia delle merci in movimento nel Mediterraneo e verso i grandi mercati del centro e nord Europa. I punti nodali sono due: governance e gestione economica. Sul primo – spiega Toti – l’obiettivo è avere un unico soggetto che gestisca i tre porti di Genova, Savona e La Spezia, un ente snello, capace di stare al passo con la rapidità con cui si muovono i mercati, meno irrigidito dalla burocrazia. Sull’altro fronte, il raggiungimento dell’autonomia finanziaria per i porti liguri permetterà di sostenere il finanziamento di infrastrutture strategiche, come la nuova diga e i dragaggi, che consentirebbero il definitivo rilancio degli scali liguri. Da non dimenticare, in senso più generale,- conclude Toti – il fatto che una maggiore autonomia porterà la Liguria in un futuro di maggiore efficienza e di maggiore vicinanza della politica ai cittadini e alle loro reali esigenze”.