"Un altro tassello che rientra nel quadro proposto dal comune per invertire il trend demografico del paese", così il consigliere comunale con delega alle politiche della famiglia Marco Muro ha presentato il regolamento della Consulta al Consiglio Comunale.
"La Consulta affronterà il problema demografico non in modo diretto, ma attraverso due strade: in primo luogo permetterà di costruire un filo diretto tra l'amministrazione e le associazioni che operano quotidianamente e in prima fila per contrastare le emergenze. Le associazioni operano direttamente, dunque attraverso un contatto assiduo l'amministrazione potrà operare meglio, in favore delle categorie più sensibili, come anziani, bambini o adolescenti; in secondo luogo, la nostra intenzione è creare una rete di associazioni, che potranno lavorare confrontandosi tra loro e riunendosi in un luogo messo a disposizione dal comune".
Soddisfazione per il progetto anche da parte della minoranza, come spiegato dal consigliere Emanuele Fresco. "Colgo favorevolmente quanto detto e quanto scritto nel Regolamento, sono state accolte le nostre osservazioni avanzate durante le discussioni in commissione, anche se manca la dicitura che avevamo consigliato circa le famiglie immigrate, ma spero che sia un tema implicito. Il tema ci interessa, non sarebbe male che venisse istituito uno sportello comunale per la famiglia anche nell'ambito dei servizi sociali, perchè noi tutti crediamo che il sostegno alla famiglia è indispensabile per far crescere il paese. Mi auguro che la partecipazione delle associazioni locali (che dovranno presentare richiesta, ndr) non manchi. L'obiettivo deve essere coinvolgere tutte quelle che hanno in Statuto il chiaro obiettivo di agire in questo senso".
Anche la consigliera Maria Chiara De Luca si esprime favorevolmente: "In commissione abbiamo lavorato bene, grazie alla collaborazione di tutti, perchè è obiettivo più che condivisibile affrontare queste emergenze".
Sul tema delle famiglie straniere interviene il sindaco Leonardo Paoletti: "Abbiamo voluto evitare rindondanze perchè è già previsto l'obiettivo dell'integrazione, dunque non lo abbiamo scritto, ma è chiaramente nelle intenzioni della Consulta".
Della Consulta faranno parte le Associazioni la cui richiesta di adesione verrà accettata, un membro della minoranza consigliare, il sindaco, assessore e consigliere delegato; in ogni riunione (almeno due all'anno) dovrà essere redatto un verbale; dovrà essere eletto un presidente che relazionerà la comunità circa i lavori; rimarrà in carica tre anni con possibilità di essere rinnovato per altri due. La sede verrà fornita dal Comune.