"Dobbiamo registrare che, purtroppo, si è giunti alla firma del protocollo d'intesa sul fronte a mare senza che l'amministrazione abbia aperto un grande ed accurato tavolo di partecipazione della cittadinanza intorno ai grandi argomenti di intervento urbanistico. Il protocollo presenta possibili, determinati aspetti di interesse, specie per quanto attiene l'incremento di attività del lavoro in campo edile, ma è stato siglato al vertice. Su questo specifico punto condividiamo le osservazioni di recente espresse dal presidente di Legambiente Stefano Sarti. Si sarebbe trattato, invece, di collegare un nuovo processo di discussione e di condivisione ampia sulle funzioni e sul carattere del fronte a mare all'utilizzo di uno strumento efficace, la cui disponibilità è stata di recente richiamata da Giorgio Pagano: il Piano Urbanistico Operativo. L’amministrazione Peracchini, altresì, è apparsa fregarsene dell'esigenza di socializzare le scelte, di discutere con la città, della partecipazione democratica, confermando la propria adesione alla 'parola d'ordine' del decisionismo e del "fate presto" tipici dell'arroganza padronale di Confindustria. Inoltre a questa linea indifferente al confronto con la comunità, si è combinata l'evocazione di ipotesi sbagliate come quella del trasferimento di plessi scolastici del centro, che altererebbe le abitudini consolidate di famiglie e ragazzi".
Moreno Veschi