C’è anche il tema del futuro dell’area Enel, tra i punti toccati questa mattina dal sindaco Pierluigi Peracchini, durante il dibattito con il segretario provinciale della Cisl Antonio Carro, in occasione della festa del sindacato spezzino.
A riportare al centro del dibattito il destino dell’area oggi occupata dalla centrale di Vallegrande, non più tardi di due giorni fa, era stato il consigliere di maggioranza Massimo Baldino Caratozzolo (qui), voce critica all’interno della coalizione di centrodestra, che ha chiesto di mettere al primo punto, già oggi, la tutela della salute dei cittadini.
Enel, fra l’altro, aveva commissionato ad Enea uno studio sulle prospettive possibili dell’area, una volta dismessa la centrale a carbone. Studio di cui, ad oggi, l’azienda non ha ancora comunicato i risultati.
“Enel si è impegnata a consegnare lo studio di Enea il 15 luglio – ha spiegato stamattina Peracchini – Ma io un documento in cui Enel dice che chiuderà la centrale nel 2021 non ce l’ho: la cosa certa è che usciranno dal carbone. Soltanto quando avrò uno scenario chiaro aprirò un ragionamento su tutta la questione, ma oggi ancora non ce l’ho. Sicuramente bisogna dire basta al carbone. Se effettivamente la centrale verrà dismessa nel 2021, l’area andrà caratterizzata e bonificata. Di fronte a una certezza di questo tipo (la dismissione nel 2021, ndr) cercherei di ottenere una bonifica di massimo livello. Per il futuro dell’area, invece, dovremo essere flessibili al mercato che cambia e agli eventuali imprenditori che vorranno investire”.