"I sarzanesi dovrebbero ricordarsi in certa circostanza quello che il partito ha fatto per loro perché dopo la sistemazione di un parente al lavoro, dopo l'assegnazione di un alloggio, dopo lo sgravio di utenze domestiche... non bisognerebbe sputare nel piatto dove si ha mangiato fino a ieri oppure dove si continua a mangiare": un post che sta facendo discutere nel mondo social della politica sarzanese, proprio mentre il Pd è impegnato in piazza ad accogliere Minniti per proseguire nella lunga campagna elettorale in vista del ballottaggio, domenica 24 giugno.
A scrivere è Francesca Fontana, candidata nella lista Noi per Sarzana a sostegno di Cavarra sindaco alle amministrative. Immediate le reazioni di chi nel post ha letto il riferimento ad un voto di scambio e ad un sistema illegale e per nulla trasparente.
Tra le prime reazioni quella della senatrice Stefania Pucciarelli, che pubblicando gli screenshot scrive: "Questo è un commento di una candidata di Alessio Cavarra: chi ha ottenuto dal Pd lavoro e incentivi deve votare il Pd!
Secondo questa candidata, solo perché “non bisogna sputare nel piatto dove hai mangiato”, il voto va dato al Pd anche se ormai è un partito composto da incapaci e il loro candidato a Sindaco è un inetto.
Ecco la prova che a #Sarzana c’è un sistema di potere che non guarda in faccia nessuno e mira soltanto a restare ancorato alle poltrone. Sono sicura che su affermazioni così gravi la procura sarà attenta. Al riguardo dico solo una cosa: Sarzana non è del Pd, e il diritto al lavoro, ai sussidi e agli sgravi fiscali è di tutti i sarzanesi che ne hanno diritto, non solamente di quelli che hanno la tessera del Partito Democratico. Vergogna! Parlate tanto di Resistenza, ma la libertà e la democrazia non sapete neanche che cosa sono!"
Fa eco l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, che ironizza: "Se il partito ti dà da mangiare il partito devi votare. Questa è la “democrazia” che vige a Sarzana! Restiamo così o #cambiamoinsieme?".