Piazza Matteotti ha accolto la conferenza nel point di “Sarzana per Sarzana” ed il suo candidato ha voluto fare chiarezza sugli ultimi accadimenti e porre fine all’infinità di voci che hanno accompagnato la campagna elettorale dal post voto ed in attesa del ballottaggio finale. Un ultimatum secco di 24 ore ancora a disposizione del Partito prima dello scontro finale Cavarra vs Ponzanelli, 24 ore in cui al PD spetta la scelta se concorrere da “Single” o, in qualche modo aiutato da chi, da tempo, allarma il Partito Democratico Sarzanese sulle chiare difficoltà ed errori effettuati: “Credo ci siano evidenti problematiche all’interno di quell’Amministrazione che non ha mai voluto ascoltare critiche da nessuno, ed ha messo alla “Porta” quei pochi che le hanno effettuate – spiega Mione – chi è causa del suo mal pianga se stesso certo, ma una Giunta che ha perso metà del suo consenso non è più in grado di amministrare. Il problema è però che non finiscono male solo i Cavarra, i Bufano od i Michelucci, ma un’intera comunità di idee e principi che ha da sempre lavorato e accompagnato la città – prosegue e pone un chiaro diktat – che si scusino ufficialmente con noi e con i sarzanesi e vengano a parlare correttamente di programmi e veri interessi per Sarzana. Esistono dei maggiorenti del Partito? Che vengano qui domani, entro le 21, mi faccio carico di un aiuto per il necessario continuo della città e del risanamento degli errori da loro effettuati”.
Domani sera alle 21 infatti “Sarzana per Sarzana” si riunirà per decidere su chi fare convogliare voti e capacità. Tra gli applausi dei suoi sostenitori Mione ufficializza la propria posizione e racconta dell’unico incontro intercorso con l’amministrazione, unica trattativa a suo dire, saltata solo per colpa del regionale Juri Michelucci: “Abbiamo incontrato la delegazione del PD in una sola occasione, chiedendo ed ottenendo l’azzeramento della Giunta e l’inserimento di due nostri Assessori. All’avvio poi della discussione su programmi per noi basilari (e cita Villa Ollandini, lo stop alle nuove aperture di centri commerciali e le scuole) la trattativa si è incagliata proprio sull’apertura del Basko al Pallodola dove Michelucci l’ha fatta saltare.
Si vede che su quello ci sono interessi ben superiori a quelli di Sarzana, gli stessi forse che in Consiglio comunale io e Rosanna Pittiglio abbiamo combattuto. Il nervosismo successivo del regionale ed il suo tentativo di imporre un divieto al nostro programmato incontro con il centrodestra hanno concluso il dialogo – conclude – noi parliamo di programmi con tutti perché il bene della città deve essere faro guida al di là degli schieramenti. I loro continui attacchi poi ad una destra fascista si scontrano contro il loro essere, con la storia della loro amministrazione, con quella Frassini candidata della destra ed appoggiata da Carlo Rampi poi confluita nella maggioranza”. Mione racconta che da quel momento sono saltati i contatti con Bufano e Michelucci e, soprattutto, con Cavarra che non si è mai neanche presentato: “Il Partito ed il Sindaco sono in stato comatoso ed il niet ad un nostro incontro con il centrodestra era ridicolo, gli stessi voti che sono serviti per eleggere la Frassini ora non sono più buoni per la Ponzanelli? In ballo c’è il futuro della città e non quello di Cavarra o Michelucci”. Accusa poi i due di un proseguo di bugie postume all’incontro saltato, e di un tentativo (ad insaputa dello stesso Mione) di discussione con Forcieri, e conclude: “Reputo corretti sia la Ponzanelli che Eretta e noi non accettiamo ricatti, siamo degni ed in grado di ascoltare e valutare tutti. Domani sera prenderemo la nostra decisione e se, nel frattempo, Il PD verrà con scuse pubbliche e proposte serie le valuteremo – aggiunge – c’è ancora tempo per fare un ragionamento ma devono passare dalle chiacchiere ad i fatti, e non mi sembrano in grado. Che i “Furbetti” del PD non pensino di allungare il brodo sino a venerdì, che vengano a fare il mea culpa ed a dirci cosa vogliono fare per la città”!