Questo il testo della lettera che Sarzana in movimento invia, virtualmente, a tutta la città.
ABBIAMO UN SOGNO
Non vorremmo sembrare esagerati nel citare Martin Luther King per una piccola, insignificante elezione della provincia italiana.
Sapete bene che il sognare qualcosa, il più delle volte, rappresenta solo una speranza, un auspicio se non un etereo vagheggiamento, tuttavia proprio perchè così, senza limiti, irrefrenabile e talmente fuori scala, il sogno possiede la pretesa di rappresentare l'imprevedibile. Da dove partire, se non dall'imponderabile?
Anche Davide, la sera prima del combattimento con Golia, sognava di vincere, perchè la debolezza, il riconoscere la propria insicurezza, la propria fragilità lo spingevano a credere di potercela fare.
Da dove veniva tutta questa forza? Dal sentirsi nel giusto, dal sentire che le proprie idee, lungi da essere solo un sogno rappresentavano una visione del mondo non certo perfetta ma più vicina di altre al quel limite imperscrutabile che definisce l'essenza dell'essere umano e le sue azioni.
In fin dei conti è facile organizzare una campagna elettorale. C'è sempre qualcuno che dà inizio ad una gerarchia, definisce la strada, pensa agli arruolamenti della truppa, prepara un piano B in caso di problemi, si circonda di esperti e di politici amici e quindi propone il tutto come se dovesse vendere il Taj Mahal o la reggia di Versailles a qualche turista sprovveduto.
Eppure anche una banale elezione comunale ha bisogno di essere, prima di ogni altra cosa, sognata, di essere empaticamente condivisa,di essere valutata nella sua costruzione partendo da una sincerità di fondo verso se stessi e poi con tutti i compagni che, come te, la vogliono rendere vera.
In parole povere, principi e valori prima della mera organizzazione, dei calcoli matematici, del miraggio di potere.
Noi di Sarzana in movimento non corriamo in questa rappresentazione o, come direbbe qualcuno, in questa narrazione per i soliti motivi di calcolo. Il sogno di vedere finalmente governata la città partendo dai reali bisogni di tutti, da valutazioni solidali e condivise, da nessun secondo fine ci pone nel livello etereo della visionarietà e dell'utopia. Eppure ci crediamo e vorremmo, se fosse possibile, che anche i cittadini di Sarzana lo pensassero, spogliandosi degli orpelli, delle mistificazioni, delle fanfare trionfali, dei pifferai magici. Essere semplicemente “in movimento” per riacquistare la propria dimensione civica, la propria città, il proprio sogno, appunto.
Buone votazioni a tutti.
COORDINAMENTO SARZANA IN MOVIMENTO