Non mancava nessuno all'appello delle maggiori cariche del centrodestra ligure. Da Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, a Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega. Da Chicco Iacobucci, vice segretario regionale di Fratelli D'Italia a Sandro Biasotti, coordinatore regionale di Forza Italia. Non potevano non essere presenti tutti i neoparlamentari che stanno aiutando Cristina Ponzanelli dall'inizio di maggio. Il centrodestra decide di chiudere così: tutti sul palco, allestito vicino al bar Garibaldi (nella piazza sarzanese che dà il nome al bar), per spalleggiare la candidata nel suo ultimo evento elettorale prima delle votazioni del 10 giugno. Agguerriti, uniti e determinati hanno dato la carica finale al pubblico presente che, nonostante qualche goccia di pioggia, ha resistito fino alla fine degli interventi.
"Dovete sapere che a Sarzana c'era la resa nell'aria- dichara Ponzanelli, prima di tutti questa volta- perché siamo abituati a vedere in quel palazzo gli amici degli amici e i sarzanesi non hanno mai avuto una vera alternativa. Quei signori hanno preso il palazzo comunale come trampolino di lancio per la loro carriera politica, ma adesso dobbiamo scendere in campo noi cittadini". Poi commenta la campagna elettorale: "È stato difficile, loro- riferendosi al Pd- sono stati rumorosi perché hanno sentito le loro poltrone traballare. Noi invece siamo scesi nelle piazze tra la gente".
Il microfono è passato a Edoardo Rixi, che critica l'operato dell'amministrazione uscente: "Non si può decidere di non parlare con una regione o con un governo perché ha un colore diverso: prima di tutto vengono i problemi dell città- dichiara, poi, essendo anche parlamentare, sposta l'attenzione su temi nazionali- crediamo che ci sia la possibilità di far ripartire l'economia: bisogna rivedere quelle leggi che bloccano il nostro paese e noi continueremo a lavorare per il nostro territorio".
Conclude Giovanni Toti, che paragona palazzo Roderio alla Bastiglia francese:"Abbiamo conosciuto quelli che hanno sempre sbagliato e sono quelli che sono stati sempre chiusi nella Bastiglia, quella che voi dovrete espugnare nel nostro metaforico 14 luglio, che è il 10 giugno per Sarzana- poi aggiunge- il comune di Sarzana non è la Bastiglia, ma è qualcosa che ci somglia molto: se da una parte rappresentava la centenaria storia della monarchia assolutista della Francia, qua rappresenta la ultradecennale storia della monarchia assolutista di chi è riuscito a governare tutto e a sbagliarle tutte- poi ancora, tenendo conto del clima piovoso- le spose bagnate si dice che sono fortunate e una sindaco donna è proprio la sposa della sua città- e conclude- per i prossimi 5 anni sarà la sposa della città di Sarzana".