Il territorio santostefanese, da ormai 50 anni, ha subito profonde modificazioni che, a partire dal parco ferroviario, alle aree retroportuali, all'autostrada ed al vari insediamenti industriali/artigianali, hanno sottratto agli abitanti ettari di aree di indiscussa bellezza, riducendo con tali insediamenti anche il modo di vivere degli abitanti in termini di qualità dl vita e salute. Certo le responsabilità delle amministrazioni sono oggi evidenti più che mai non riuscendo, nel tempo, a concretizzare niente di significativo in ritorno economico a favore della comunità.
Troppe delle cose promesse, nelle diverse sedi istituzionali, sono tuttora ancora in discussione: una variante Cisa che riduca il traffico, la razionalizzazione delle aree retroportuali, l'incompiuta pontremolese. Un discorso a parte meriterebbe la Vaccari il cui fallimento è già costato alla collettività cifre importanti (700.000 euro per la bonifica dei capannoni panni, 500.000 euro per la bonifica delle terre stoccate e le continue e numerose spese per eventi vari). A questo proposito, per la programmata estate santostefanese, si dichiara una cospicua sponsorizzazione alle manifestazioni da parte di svar (di cui il comune detiene il 43% delle azioni); perchè allora il dividendo societario del 43% non viene utilizzato per scuole e strade?
Occorre una politica autorevole, decisa e forte che purtroppo neanche questa amministrazione riesce ad esprimere, per cercare di favorire una nuova politica comprensoriale. Ed ora arriva anche "Saliceti"!' L'associazione proporrà un referendum consultivo tra i cittadini per dire no all'ennesimo tentativo di costringere la nostra comunità ad una ulteriore dissipazione di territorio della vallata.
Associazione Da Porta Nord alla Brina