“Questo passaggio – commenta l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - conferma come la Protezione civile della Liguria sia all’avanguardia nella sperimentazione di percorsi partecipati e condivisi contro il rischio alluvione. Al centro del dibattito, che si è svolto con gli amministratori, i cittadini e il mondo della scuola, le azioni concrete che ciascuno può mettere in campo durante le allerte, la conoscenza del sistema di allertamento e le misure di autoprotezione, fondamentali in situazioni di pericolo”.
Dopo la fase di sperimentazione condotta nei Comuni dell’Alta Val Polcevera, il progetto europeo Proterina – 3Evolution è entrato nella fase operativa nei Comuni dello spezzino anche grazie allo stanziamento, qualche giorno fa, da parte della Giunta di 70mila euro per l’installazione in alcuni plessi scolastici di paratie e porte stagne, per evitare che i locali si allaghino in caso di esondazione del fiume Magra o dei rii minori.
Quella di oggi ad Ameglia è un’ulteriore tappa del percorso di coinvolgimento della cittadinanza e delle scuole attraverso incontri, sopralluoghi e laboratori partecipati che servono a diffondere una maggiore conoscenza del territorio, aumentare il livello di consapevolezza, decidere le azioni da adottare in caso di allerta e rendere quindi i cittadini attivi e consapevoli, riducendo il rischio.
Dopo la Val Polcevera si è passati allo spezzino: si tratta di zone pilota individuate sulla base del livello di rischi, dei danni subiti nel corso degli anni, scegliendo comuni grandi e piccoli in modo da sviluppare buone pratiche da esportare in altre zone della Liguria e dell’Italia.
“Il nostro obiettivo – aggiunge Giampedrone - è quello di stare a fianco dei Comuni e dei cittadini per renderli più consapevoli dei rischi presenti sul proprio territorio; allo stesso modo vogliamo coinvolgere le persone perché diventino protagoniste dei Piani di Protezione Civile, non più semplici utenti. Insieme alla Fondazione Cima, che è capofila con Regione Liguria del progetto, stiamo sperimentando tecniche di coinvolgimento attivo della cittadinanza per la ricerca comune di soluzioni condivise per l'auto protezione e la gestione dell'emergenza. Il lavoro fatto con i Comuni pilota di PROTERINA-3 Èvolution sarà un altro tassello del modello ligure che, a seguito delle novità introdotte con il nuovo codice della protezione civile, si candida a essere una modello a livello nazionale”.