Apprendiamo dalla stampa che in una delle liste che sostengono a Sarzana Paolo Mione fa bella figura di sé un candidato comunemente noto per avere espresso sui social network la sua entusiastica adesione alle cosiddette dottrine fasciste ed oltre.
Sulla vicenda non possiamo che condividere quanto già espresso dalle segreterie di Sinistra Italiana e di Possibile e non avremmo sentito il dovere di fare dichiarazioni pubbliche ma, ritenendo insufficienti nella sostanza e non condivise nel metodo le dichiarazioni del nostro coordinatore pubblicate su facebook, abbiamo sentito la necessità di tutelare la dignità di una forza politica come la nostra che nasce con l'ambizione di essere riferimento per la costituzione di un unico partito della sinistra.
Il fatto di per sé non ci sorprende granché rispondendo alla logica mistificatoria della cosiddetta trasversalità, filosofia che presiede alla costituzione delle liste civiche in generale e, in particolare, di quelle che sostengono Mione.
Egli stesso, infatti, ha voluto dare della scelta operata una interpretazione entusiastica in nome di un qualunquismo che cavalca l'antipartitismo e del convincimento che le soluzioni ai problemi non abbiano alcun riferimento con gli orientamenti politici che si professano, o che si evita furbescamente di professare.
Se poi tutto ciò serve a raccattare qualche voto in più, tutto di guadagnato.
Noi siamo distanti anni luce da questo modo di pensare la politica e ci chiediamo come sia compatibile con l'appartenenza al nostro partito il cinismo di chi svende i propri valori per una manciata di voti.
Per quel che ci riguarda non intendiamo essere in alcun modo apparentati a chi non ha difficoltà ad apparentarsi con i fascisti.
Matteo Bellegoni, Andrea Bernardini, Livio Bernardini, Giulio Cavatorti, Michele Conti, Marcello Delfino, Luca Gazzano, Maurizio Gazzano, Silvia Gobbetti, Elisa Graceffa, Paolo Putrino, Gaetano Saia, Alfio Salvia, Stefano Tamberi, Tiziano Torri, Luca Vanni.