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Le Amministrative sarzanesi si infiammano sul web In evidenza

di Luca Manfredini – Campagne elettorali senza esclusione di colpi nel tempo web: Sarzana non ne è immune e, nel suo piccolo offre, il meglio di sé.

 

Un martedì 8 maggio che ufficializza poco più di un mese alle attese votazioni per rinnovare l’amministrazione della città, un martedì come tanti prima delle votazioni a cui i cittadini Italiani sono chiamati a partecipare, un martedì in cui si sono dimenticate da tempo le tribune elettorali tanto attese una volta, sostituite a dismisura oggi dalla nuova, tecnologica e democratica realtà. Ora la sfida elettorale si consuma sui Social e chi è più abile saprà trarre vantaggio da questo strumento a volte così deprecabile, da molti odiato (ma sfruttato) e così "obbligatorio" oggi. Le numerose forze in campo hanno tutte terminato il loro iter e raccolto firme, ufficializzato candidati Sindaci, candidature nelle liste e quant’altro sia consentito e previsto dalle regole nazionali. La scacchiera è completata, ma i pezzi in campo devono sottostare ai rischi del campo minato aggiunto: dichiarazioni e scambi violenti sui profili Facebook di ogni candidato, di ogni simpatizzante, di ogni profilo vero o falso che sia. Profili fake che escono dal nulla e denunciano in pieno anonimato, a volte profili esistenti da tempo ma da tempo “cellule dormienti” inserite nei vari gruppi, pronti a destarsi ed a attaccare questo o quel gruppo, questo o quel candidato. Innovazione tecnologica sicuro e sicuro a portata di tutti certo, utile o meno chissà, ma questa è l’attuale realtà.

Sarzana sa vivere appassionata questa modernità e seguire gli scambi di accuse, che spesso sfociano in querele, è diventata una necessità, un hobby, un lavoro aggiunto.

La new entry di oggi si propone con un profilo targato Veronica Cauda e lancia un missile pesante direttamente contro uno dei candidati Sindaco, il consigliere Paolo Zanetti (Si – Possibile – PCI – Rifondazione), replicato subito dopo sui Social: “Volevo capire se si tratta di un caso di omonimia oppure se il Paolo Zanetti iscritto alla Massoneria è lo stesso che si è candidato per i partiti della sinistra radicale sarzanese contro i cosiddetti “Poteri Forti” – scrive Veronica - se serve posso specificare anche numero e nome della Loggia, ma sono certa che sarà direttamente Lei a chiarircelo”.

Questo è l’integrale pubblicato, a cui Zanetti risponde: “Vorremmo sapere invece se Lei è una persona reale o un fake, perché il suo profilo è vuoto di qualsiasi contenuto. Faremo le dovute indagini e, nel caso, la segnaleremo”.

Il post sul profilo di Zanetti sparisce in breve, ma la bomba è lanciata e gli screen immediati, facili e pubblicati in breve dovunque. Il profilo in questione aggiunge poi un commento: “Comunque si tratta della Loggia Lord Byron della Spezia (690) i cui elenchi sono in possesso anche degli organi di controllo dello Stato e non solo dell’associazione semi-segreta in questione”.

Ma questo non è il solo esempio. Qualche giorno fa il profilo di Arianna Emastro aveva infiammato i social sarzanesi con i suoi attacchi mirati al centrodestra, mentre un diverso attacco si è registrato ieri verso uno dei candidati di Sarzana Popolare: tale Stefano Panciroli apostrofava il geometra Gattoronchero, candidato nella lista, come “Truffatore decennale che a Sarzana è odiato da chiunque”, aggiungendo accuse di debiti, evasioni, mazzette e altro ancora. Il profilo poi è sparito, seppure attivo da più di un anno, e la palla passa ora alla Polizia Postale, visto che la denuncia per diffamazione è partita. Almeno così si legge nelle dichiarazioni di membri del gruppo politico.

Sulle querele giudiziarie si spende anche un profilo più noto, una fonte più autorevole che pare essersi ben adeguata alla modernità, quello dell’Assessore Nicola Caprioni che continua la sua pubblica guerra contro un candidato di avversa lista, Paolo Mione, in un enfatico post intitolato: “Manganello, Pallottole. Aggressività e Denunce”. Con questo post continua la sfida iniziata prima nei Consigli comunali e poi la nota “Querelle” amplificata sui media in seguito all’entrata nelle liste di Mione di Gianluca Pretolani, accusato di presunte simpatie di estrema destra.
Riportiamo integrale: “MANGANELLO, PALLOTTOLE, AGGRESSIVITA' e DENUNCE. Mi sono limitato a rendere pubblica la partecipazione di un signore di opinioni fasciste alle liste dell'avv. Mione e a riprodurre un suo post con saluti fascisti, chiedendo banalmente come potesse essere compatibile una simile presenza con quella di altri candidati, persone degne e di sicuro orientamento democratico. Sono stato AGGREDITO, fortunatamente solo a parole. Mione non risponde, ma mi ricorda che sarò sottoposto a giudizio penale, su denuncia sua e di un suo corifeo. Si conferma una caratteristica del personaggio: AGGRESSIVITA' – scrive Caprioni - da sempre, i suoi interventi in consiglio comunale sono veri e propri atti d'accusa nei confronti di amministratori, che metterebbe volentieri alla gogna. Nelle sue parole c'è aggressività, spesso rasentano l'insulto, il tono è giustizialista. Rifletto sulla subcultura della violenza e penso che può essere fatta di manganello e olio di ricino, di pistole e prigioni, ma anche di parole violente, di disprezzo degli avversari, di loro criminalizzazione, di uso disinvolto degli strumenti legali. Tutto questo è tipico dell'armamentario culturale della destra, anzi della destra estrema. Solo in questa comunanza di visioni posso comprendere la presenza di un nostalgico del nazismo nelle liste di Mione e, sinceramente, me ne dispiace per lui e soprattutto per le molte brave persone, che, in buonafede, pensano di essere a sinistra e si risveglieranno in un accordo con il centro-destra, che, non a caso, presenta a Sarzana una candidata, che pur brava persona, è molto debole e con assai scarse possibilità di vittoria”.

L’avvocato Mione ha già risposto pubblicamente alla vicenda di Petrolani, ora attendiamo se reagirà o meno a questo tentativo di ulteriore prosieguo.

Nel frattempo le Amministrative si avvicinano e nessuna delle forze politiche in campo è sprovvista di attacchi dai simpatizzanti delle opposte fazioni. Un mondo “Web variegato” che non si ferma e obbliga tutti a prendere posizione e a scendere in campo, con tutti i prò ed i contro della cosa.

Una segnalazione a parte meritano i tanti singoli postatori comuni e/o politici che non si sforzano di leggere con critica ma corretta valutazione ogni singola forza in campo impegnata sulle problematiche del territorio (e quindi valutare conoscenze e capacità di ogni singolo candidato al di là della propria appartenenza), ma solo si esprimono tifando a prescindere in base ai big politici Italiani, in base alle linee guida romane. Semplici appartenenze e nulla più.

Una campagna elettorale quindi che stupisce e stupirà, una campagna elettorale che soddisfa tutti gli appassionati del web e tutti gli iscritti ai social locali, gli stessi che stanno tentando di organizzare un confronto pubblico tra i candidati Sindaco. Un tentativo sino ora oscurato e censurato, ma che ha ottenuto da subito l’approvazione e la prenotazione di 5 candidati su 7.

 

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