«Anno nuovo, nuovi aumenti. Con il primo gennaio, infatti, gli automobilisti che percorrono le autostrade Salt hanno avuto un’amara sorpresa: l’ennesimo aumento tariffario, del 2,1%, autorizzato dal governo. Una scelta che penalizza particolarmente lo spezzino e la Lunigiana. Ci chiediamo che fine abbia fatto il concetto di pubblica utilità – dichiara il proponente Francesco Battistini - Non ci rassegniamo a questi abituali rincari, che certo non aiutano l’economia locale e inducono i flussi a gravare principalmente sulla viabilità ordinaria, con conseguente sovraccarico di traffico, anche quello pesante proveniente dal porto della Spezia. A questo punto la regione deve intervenire col Ministero per ridurre sensibilmente il costo del pedaggio, altrimenti si va incontro al collasso delle strade secondarie».
«La Liguria vanta il primato delle tariffe più care d’Italia: in alcuni casi 12 centesimi a chilometro. Questa situazione provoca due effetti paradossali: l’aumento esponenziale del traffico su tutta la rete viaria locale e, specularmente, la crescita dei ricavi per il grande gruppo industriale che ha in mano Salt – conclude Battistini - Quindi è necessario che Regione, Salt e Ministero delle infrastrutture si siedano attorno a un tavolo per rivedere queste assurde tariffe, puntando a un uso più razionale della viabilità. Del resto, quelle spezzine non sono autostrade lastricate d’oro ma, con costi più accessibili, potrebbero aiutare non poco la comunità».