Non c’è dubbio che ci voglia una radicale revisione degli schemi a cui si è lavorato finora. Occorre arrivare a una consapevolezza degli errori commessi.
Alla domanda di cambiamento radicale dei cittadini, la nostra proposta è apparsa corresponsabile di quello che è accaduto in questi anni, come un pezzo dello status quo. Infatti Leu è andata bene dove il Pd ha tenuto, e malissimo dove il Pd è crollato. Benché noi fossimo alternativi al Pd, siamo apparsi comunque un pezzo del sistema che gli italiani volevano cambiare.
La sinistra ha recuperato spazio dove è radicalmente nuova, come Corbyn in Gran Bretagna.
L’obiettivo, dunque, è quello di creare in Italia un nuovo fronte progressista, che sia il più largo possibile, in grado di riaprire una prospettiva di governo alla sinistra italiana.
Noi di Leu lavoriamo per costruire un soggetto politico autonomo senza avere l'arroganza di pensare di poter essere autosufficienti.
Tutto va ripensato e ricostruito daccapo perché questo Paese ha bisogno della sinistra, ha bisogno di una politica capace di regolare le dinamiche sociali per superare le ingiustizie e le disuguaglianze che il neoliberismo globale produce e per difendere e ripristinare i diritti che la nostra Costituzione garantisce.
Per questo condividiamo l'impegno di trasformare Leu da lista in un soggetto politico, un soggetto della sinistra e del lavoro: noi non torneremo a Mdp – Articolo1.
E non ci sentiamo equidistanti tra Salvini e 5 Stelle.
È la destra lepenista l’avversario.
Ci aspettiamo che anche per il Pd, il nuovo Pd, se ci sarà un Pd diverso ed alternativo al renzismo, sia la stessa cosa.
Stesso ragionamento vale per le scadenze che abbiamo di fronte nell'immediato sul nostro territorio, Sarzana e Portovenere.
Aderiamo convinti all'appello di quelle forze della sinistra che hanno chiesto un passo indietro a tutte le candidature in campo che si riconoscono in questi obiettivi superando inutili e perdenti personalismi, al fine di ritrovarsi intorno a proposte che sappiano unire il fronte più largo possibile della sinistra.
Da Sarzana le risposte a tanto senso di responsabilità sono state, ad oggi, arroganti e deludenti e non incoraggiano alcun ottimismo.
Ma le sfide, anche quando sono complicate, vanno affrontate con la passione e la generosità che solo la sinistra sa mettere in campo.
Marco Azzarini, Giulio Cavatorti, Marcello Delfino, Paolo Garbini, Elisa Graceffa, Luigi Liguori, Paolo Putrino, Gaetano Saia, Alfio Salvia, Giovanni Montanari, Stefano Tamberi, Luca Vanni, Walter Varese