Nel contempo (e la coincidenza non ci pare casuale) siamo venuti a conoscenza del tentativo in atto da parte della Società di vendere, in gran fretta, quella parte di spiaggia che risulta oggi di sua proprietà (almeno per il momento, fino a quando il demanio non ritenesse di arretrare l’attuale linea demaniale) e che coincide con il tratto di spiaggia libera lungo circa un chilometro ( dal Bagno Roma alla Turbina, per intenderci ), che viene offerto in vendita in sette lotti, disegnati così come previsto nel "Piano spiagge", arenatosi (è proprio il caso di dirlo) in Regione.
Si tratta di due vicende che appaiono accomunate da una medesima filosofia: sbarazzarsi dell’intera proprietà vendendola a pezzi pur di ottenere un qualche profitto a dispetto di tutto.
A dispetto di quello che potranno prevedere il nuovo PUC e l’eventuale nuova perimetrazione demaniale, a dispetto dell’oggettivo ragionevole interesse dell’azienda a puntare sugli asset e sul brend consolidati invece che su prospettive speculative immobiliari magari alimentate dalla prospettiva di qualche rivolgimento politico-amministrativo; ma anche a dispetto della avvedutezza dei balneatori, chiamati a rischiosi investimenti in assenza di certezze sulla effettiva consistenza delle porzioni di spiaggia offerte e sulla definitiva programmazione territoriale che le riguarderà.
Per tacere del destino dei ventisei lavoratori buttati in mezzo alla strada.
Noi non siamo d’accordo con gli esponenti di centrodestra che hanno detto che sono affari fra privati in cui non si può mettere becco.
Noi pensiamo invece che se le forze politiche sarzanesi affermassero, ora, tutte e in modo inequivoco, che ogni previsione pianificatoria riguardante l'intero territorio di Marinella verrà stabilita – chiunque sarà chiamato ad amministrare Sarzana - all'interno del Piano Urbanistico Comunale, recentemente affidato, consentendo in tal modo alla città di poter partecipare attivamente alla discussione sui destini dell'intera piana (azienda, case coloniche e litorale) ed assicurando tutte la propria contrarietà a soluzioni inquietanti e al ribasso, ciò costituirebbe un segnale forte per Marinella spa e, forse, consentirebbe, nell'immediato, di salvare l'azienda agricola e, conseguentemente, i posti di lavoro e, in prospettiva, di conferire all'intero comparto di Marinella un'adeguata, coerente ed equilibrata pianificazione.
In sostanza, noi pensiamo che la politica, la buona politica, possa e debba intervenire in questa vicenda, evitando quanto attualmente si prospetta in modo drammatico.
Si tratta soltanto di averne la volontà. Sfidiamo le altre forze politiche cittadine a dare un segnale.
Comitato Politico Pd Sarzana