Il capogruppo di Noi per Sarzana pone l'accento sull'aumento di Cosap e tassa di soggiorno deciso dalla giunta Peracchini alla Spezia.
Dal centrodestra ormai è un coro, dalle note monocordi e anche un po' stucchevoli: il cosiddetto vento del cambiamento arriverà anche a Sarzana sulla scia dei risultati di Spezia e delle politiche. I primi passi - anche se proprio primi non sono più, visto che ormai stanno prendendo corpo con chiarezza gli indirizzi del "nuovo corso" - di nuovo ci pare abbiano ben poco. Per mettere mano alla crisi del settore commerciale, alla Spezia, si è scelto di aumentare la Cosap del 36%. Come dire, niente interventi strutturali condivisi ma spremitura fiscale selvaggia. La rivolta degli ambulanti del mercato la dice lunga sullo stato d'animo della categoria di fronte alla "manovra" dell'amministrazione.
E il turismo? Anche qui idee poche, solo tasse: la stangata è servita, con una robusta revisione - poi ritoccata di fronte alle prevedibili proteste delle associazioni di categoria - della tassa di soggiorno. Alla faccia del cambiamento e soprattutto della coerenza di quelli che un giorno sì e l'altro pure promettono di ridurre il carico fiscale di cittadini e imprese e di non mettere più le mani nelle tasche degli italiani.
Andrea Antola
Capogruppo Noi per Sarzana