Occorre iniziare della nostra comunità, che si aspetta giustamente delle risposte, prima di tutto da me. Quindi è bene partire già domani con la riunione dei segretari di circolo, i primi a poter fornire spunti e contributi importanti per affrontare la discussione sulle ragioni della sconfitta e su come poter ripartire.
Per farlo, però, il partito deve restare unito, al di là delle correnti interne. Serve una condivisione negli organi esecutivi e di guida politica sia sul fronte delle scelte sia per quanto riguarda le persone.
Un passo in avanti di tutti e non dimissioni. Da tempo auspichiamo una segreteria più rappresentativa, che coinvolga tutti. Se vogliamo tornare a essere una comunità, connessa col territorio e la persone, dobbiamo fare quadrato.
Lascarci alle spalle le polemiche perché adesso la priorità è riorganizzarci. Serve un’opposizione costruttiva sui temi e per noi sarà l’occasione di tornare a parlare un linguaggio più vicino ai problemi della gente, con la solidità di un messaggio politico elaborato dal partito.
Per tutte queste ragioni penso che si debba riorganizzare l'Unione Comunale della Spezia e allo stesso tempo lavorare sodo e tutti insieme per dare forza ai nostri amministratori, in modo da costruire proposte che allarghino il campo della nostra azione politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Il mio lavoro sarà ancora più serrato e concentrato per questo ci sarà la necessità di dedicarsi alla parte politica del partito e rivedere anche i ruoli nel gruppo consigliare. Al gruppo servirà una guida a tempo pieno, che in un momento di intensa attività come questo io non potrei certo garantire.
Il Partito Democratico deve reagire perché anche se siamo stati battuti non dobbiamo darci per vinti. Dobbiamo essere umili e vicini alla gente nei quartieri, aperti ai contributi della società, capaci di mettere in pratica ciò che ci siamo impegnati a fare in campagna elettorale e imparare ad ascoltare di più.
Federica Pecunia
Segretario Provinciale PD