"Pochi giorni or sono Sarzana ha festeggiato i due anni dalla famosa Assemblea Pubblica tenutasi il 13 febbraio del 2016 alla bocciofila di Via Paradiso sul progetto della "Strada dentro lo Stadio". Un progetto osteggiato da molti, ma che l'Amministrazione comunale ha voluto portare e perseguire in modo ostinato, definendolo "l' unica opzione reale sul tavolo".
"Un progetto che prevede la realizzazione di una strada percorribile da sole auto che in parte andrebbe ad insistere sulla sponda del torrente. Una via non usufruibile né da pedoni nè da disabili in quanto le dimensioni non permettono di realizzare né i marciapiedi né le rampe. Una strada che avrebbe lo status di "strada di servizio" per cui non sempre utilizzabile e infatti dotata alle sue estremità di due cancelli, ben evidenti nel progetto, apribili solo attraverso ordinanze comunali urgenti. Peraltro la strada verrebbe realizzata su parte del tracciato già designato e finanziato della ciclabile cittadina creando altresì un potenziale problema di natura legale e amministrativa".
"Una cattiva realizzazione che oltre a scaricare su Via Villefranche il traffico veicolare, porterebbe su questa anche quello delle biciclette, che in commistione con le auto stesse si troverebbero ad oltrepassare il ponte sul Calcandola, ad oggi inadeguato persino per gli stessi pedoni. Ebbene, alla luce di tutto ciò e a distanza di due anni quali sono stati gli interventi di questa amministrazione nell'area? Di fatto nessuno. Nessun miglioramento della viabilità (neppure sperimentale) dell' angusta Via Paradiso che permane ad oggi a doppio senso senza restrizione alcuna. Nessun intervento sulla sosta (spesso irregolare) in occasione degli eventi sportivi e sulla creazione di eventuali altre zone di parcheggio. Completo abbandono delle zone adiacenti fra cui il piazzale dello Stadio e Viale Alfieri che rimangono spesso al buio e con un manto stradale altamente dissestato. Una situazione di disagio per cittadini e residenti che sconfina nell'ambito della sicurezza (ne sanno qualcosa chi passeggia o corre in zona o chi nella stessa vi abita). Eppure una soluzione, da diversi cittadini e residenti era (ed è) stata individuata. Quella di un ponte carrabile e ciclopedonale in prossimità dell'attuale guado. Un soluzione efficace che aveva all' epoca incontrato la mano tesa dell' Ass. Regionale Giacomo Giampedrone che nel sopralluogo e successivamente si era mostrato favorevole alla compartecipazione da parte regionale all'importante opera. Ponte che avrebbe il pregio di continuare la ciclabile già esistente, di far raggiungere i campi da gioco dagli antistanti parcheggi lungo torrente e che porterebbe al ridisegno funzionale e alla messa in sicurezza dell' area. Una moderna opera sempre più necessaria, visto anche le vetuste e deteriorate condizioni del ponte che si trova a monte (il "Ponte della Budella", teso fra Via dei Mulini e Via Monticello)".
"Per un incomprensibile presa di posizione non si è ancora voluto esplorare questa soluzione. Noi di Sarzana Popolare crediamo che questa sia la soluzione razionale e definitiva per riqualificare un area attualmente in condizioni critiche , una zona di città che invece per sportivi, residenti e cittadini porta in sé grande potenzialità".