Queste le motivazioni addotte da Ponzanelli e Serarcangeli, per motivare le lero dimissioni:
Prendiamo atto che la Commissione di Controllo e Vigilanza sulla ex cava della Brina è morta.
E’ morta politicamente ed è morta nella sua qualità di prevenire ogni possibile azione non consona ai parametri che sono sia della convenzione che delle norme civiche.
Quello che è emerso il 13 febbraio durante la commissione, confermato anche da un consigliere di maggioranza, è purtroppo palesemente vero: nella realtà della ex cava della Brina non si riesce più a capire quale sia il prosieguo giusto di ordine dei lavori, il controllo e la contiguità delle azioni politiche che tutto il nostro consiglio comunale aveva deciso di porre in questione.
Vorremmo ricordare che l’8 gennaio 2018 i tecnici hanno fatto un sopralluogo nel corso del quale è emersa una continuità dei lavori non consona al progetto stesso, con riferimento alla parte non sequestrata. Così abbiamo riscontrato di non avere opportunità di intraprendere realmente azioni di controllo. Un vero e proprio boicottaggio!
Abbiamo saputo quello che era successo quasi un mese e mezzo dopo.
A questo punto è evidente, purtroppo per i cittadini, la mancanza di una politica di seria e necessaria trasparenza da parte dell’amministrazione. Ciò che è successo, ovvero la realizzazione del cosiddetto “panettone” non è che un'altra controprova. La stessa Commissione dovrebbe essere informata al minuto, correntemente e coerentemente di tutte le azioni sia dei proprietari, sia di chi lavora, sia di chi controlla.
L’amministrazione, in questo caso nella persona del Sig. Sindaco Paola Sisti, ha confermato di portare la commissione a conoscenza dei fatti quando erano già accaduti. Solito copione, solito film! Vorremmo ricordare inoltre che la Commissione era rinata dopo elezioni per avere una discontinuità dalla precedente con metodi ed azioni diverse. Cosi non è stato, ahimè non ultimo, la convocazione affrettata e non concordata tra tutti i membri della Commissione, della prossima visita alla ex cava.
Non c’è la volontà, non c’è l’azione politica che vediamo spenta e defunta.
Anche i malumori nella maggioranza sono tanti e ciò che è uscito nei giorni scorsi è da ponderare.
Io e il Consigliere Serarcangeli perciò non vogliamo più fare i messi notificatori e, a questo punto, diamo le nostre dimissioni, non temporanee ma definitive, dalla commissione della ex cava. Chiediamo aiuto d’ora innanzi a tutti coloro a cui interessa la salute dei cittadini; chiediamo uno sforzo al comitato, ai nostri amici elettori ed anche a chi non è vicino a noi politicamente, ma crede in un unico valore: la salute dei cittadini.
Non sappiamo cosa c’è in gioco, non sappiamo come andranno le indagini, chi avrà ragione, ma una cosa è certa: non sono state date neanche a noi, in qualità di membri della commissione, Consiglieri comunali e dunque pubblici amministratori, né trasparenza né seria informazione. Pertanto confermiamo che l’utilità di questa commissione è morta.
I sottoscritti membri commissione
Consiglieri Comunali
Francesco Ponzanelli
Pietro Serarcangeli