"Rimango negativamente stupito nel leggere le dichiarazioni dei rappresentanti dei genitori del Consiglio di Istituto del Parentucelli-Arzelà di Sarzana e le obiezioni della dirigente Petricone riguardo alla possibilità che gli alunni delle Poggi-Carducci vengano trasferiti, in attesa della messa in sicurezza della loro scuola, presso l’Istituto Superiore sarzanese.
Sul disagio sicuramente hanno ragione. La situazione porterà tutti a doversi adattare, a collaborare e ad aiutarsi a vicenda. Questa però può essere anche un’occasione di crescita e coesione in un momento che, di fatto, è di emergenza e necessità. La perizia resa pubblica, con colpevole ritardo, dall’amministrazione Cavarra, stabilisce in 0,1 l’indice di rischio sismico per il plesso delle Poggi-Carducci.
Un valore che si attesta ben al di sotto del minimo consentito dalla normativa vigente indicato in 1,0. Questo ci dice, senza mezzi termini, che in caso di sisma l’edificio delle Poggi-Carducci è fortemente a rischio e di conseguenza a esser messa in pericolo è la vita di chi lavora e di chi studia dentro quella scuola. La prima domanda che ci dovremmo fare è: il disagio nel condividere gli spazi vale la vita dei bambini e dei ragazzi che oggi frequentano le Poggi-Carducci?
Se i figli dei rappresentanti del Parentucelli-Arzelà, Pizzuto, Amato, Del Giudice e Ricciardone, fossero iscritti alle Poggi-Carducci, non sarebbero preoccupati per la loro incolumità?
Mi chiedo: come reagirebbero Pizzuto, Amato, Del Giudice e Ricciardone se vedessero altri genitori impegnati esclusivamente a non recare un disagio ai propri figli anche a costo di mettere a rischio la vita dei loro?
Su questa vicenda non esiste polemica politica che tenga, stiamo parlando di fatti e non di attacchi o tentativi di difesa a chiacchiere. Il Sindaco Alessio Cavarra è stato un irresponsabile. Avrebbe dovuto, fin da subito, mettere la città a conoscenza dell’esito disastroso di questa perizia. Certo è che indietro non si può tornare. Fortunatamente finora non è successo nulla ma dobbiamo muoverci in fretta.
Non si può continuare a rischiare sulla pelle di chi lavora o studia dentro le Poggi-Carducci. Visto che stiamo parlando di sicurezza e di vite è il momento di trovare soluzioni e di metterle in pratica, da subito e per tutti al di la dei piccoli/grandi disagi che queste possono comportare. Il fatto preoccupante, oltre alla gestione politica della città, sta anche nel malcelato fastidio con cui la Dottoressa Petricone si sia resa disponibile col Sindaco Cavarra a ospitare, non tutti gli studenti delle Poggi-Carducci, ma solo 6-7 classi al massimo, sottolineando come questo le costi già un grande sacrificio.
Un’accoglienza che avverrà, secondo l’accordo già definito, non da subito ma dal prossimo anno scolastico. Ma chi tra Sindaco, rappresentanti dei genitori del Parentucelli-Arzelà, Dirigente dell’Istituto Superiore si può assumere la responsabilità di assicurare che un evento sismico non avvenga oggi, domani o tra un mese?
Visto che si parla di una evacuazione parziale delle Poggi-Carducci chi spiegherà ai genitori di quegli alunni che dovranno rimanere all’interno dell’edificio che devono correre il rischio perché “non ci sono soluzioni” o che le soluzioni proposte “creano disagio” o “promiscuità tra ragazzi grandi e bambini”?
Ci aspettiamo che i rappresentanti dell’Istituto Parentucelli-Arzelà assieme alla Dottoressa Petricone vadano di persona a spiegare i propri disagi e obiezioni ai genitori di quei bambini e di quei ragazzi a cui rifiutano la possibilità di valutare una soluzione che li metta al sicuro da un pericolo certamente non prevedibile. Nel frattempo il Sindaco Cavarra trovi, da subito, una soluzione per evacuare completamente l’Istituto Poggi-Carducci perché non si può scommettere ancora sulla buona sorte avendo come posta la sicurezza delle persone".
Francesco Battistini, Consigliere Regionale della Liguria