Filippo Lubrano, presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio La Spezia, ha presentato questa mattina alla Camera dei Deputati a Roma il suo libro "Antropologia per intelligenze artificiali" edito da D editori. La tappa rappresenta un grande riconoscimento per il suo lavoro, il saggio ha già avuto un notevole successo con presentazioni in tutta Italia e anche a Taiwan. Un volume di tipo culturale, ancor prima che antropologico, che confronta i diversi tipi di mindset, e quali sono le implicazioni dei differenti retroterra in termini di innovazione nel corso della storia, in particolare in questo momento storico con l'ondata di IA generative e non. Un focus accurato e sul confronto, teorico e condito di aneddoti sul campo, tra il mondo dell'innovazione della Silicon Valley e quello di stampo cinese. Durante la presentazione sono intervenuti l'onorevole Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati e Alessandro Fusacchia, vicepresidente Social Impact Traslated.
"Poter presentare il mio libro alla Camera è il massimo onore che potessi immaginare. - dichiara Filippo Lubrano - È il coronamento di un percorso che mi ha portato a parlare di tecnologia a un pubblico sempre più ampio, e che guarda da un lato con una comprensibile diffidenza, dall'altro con grandissimo interesse a queste tematiche. Gli interlocutori che condividono il palco con me sono tra i massimi conoscitori dell'impatto sociale e politico di queste tecnologie nel nostro Paese, e vivificano ulteriormente la mia passione per la materia."
Leggiamo dall'abstract:
ChatGPT, Midjourney, Dall-E. Senza preavviso, il pubblico mainstream è piombato in una nuova era: quella delle Intelligenze Artificiali. Ma mentre il mondo affronta la rivoluzione delle macchine intelligenti, gli esperti si trovavano già da tempo di fronte a una serie di sfide che vanno oltre la tecnologia stessa. I pregiudizi e i bias che affliggono le IA non sono semplicemente il risultato di algoritmi imperfetti, ma riflettono le peculiarità culturali delle società. Come possiamo affrontare questi problemi? Come possiamo creare intelligenze artificiali più etiche, inclusive e culturalmente consapevoli? E soprattutto, di quale cultura le macchine devono avere consapevolezza?