"Infatti, nuovamente favorisce i grandi penalizzando i piccoli. Sulla gestione delle quote tonno è palese come il ministro Martina abbia relegato il settore della pesca, in primis quello ligure, a ruolo di ruota di scorta nell'economia italiana. Una proposta triennale che metterebbe fine alle speranze di una distribuzione più equa". Lo denuncia Lorenzo Viviani, capogruppo in Comune della Lega alla Spezia e candidato nel proporzionale Liguria 2 Levante alle politiche alla Camera.
"Questo si traduce in nessuna possibilità di accesso per nuove unità relativamente alla pesca col palangaro, un tipo di pesca ecosostenibile utilizzato nella fattispecie dalle piccole imprese. Con il palangaro i piccoli pescatori potrebbero avere una fonte di reddito dal tonno rosso, invece si continua imperterriti a destinare loro solo una piccola quota accidentale che viene presto esaurita; questa situazione obbliga il più delle volte a rigettare il tonno rosso in mare, anche durante le campagne di pesca al pesce spada, in cui il tonno sovente fa parte delle catture accidentali, precludendo una ricca fonte di reddito al pescatore e provocando uno spreco inutile dello stock ittico. L’aumento delle quote viene dato in mano alle grandi flotte che catturano i numerosi esemplari che si riuniscono in piena fase riproduttiva. Come Lega al governo metteremo al primo posto il rispetto e la tutela anche dei piccoli pescatori, destinando l’aumento delle quote alle numerose imbarcazioni che svolgono la pesca con il palangaro; tale pesca garantirebbe oltre a una migliore gestione dello stock del tonno rosso durante l’anno, anche una più equa ripartizione del reddito generato da queste specie ittica, aiutando così tante famiglie di pescatori italiani".