Bagarre, momenti di autentico caos, siparietti e frecciatine continue con i consiglieri del Partito Democratico, sospensioni della seduta e 6 ore di discussione di filato, questa notte, per approvare il bilancio di previsione 2018-2020 del Comune. Fra gli interventi previsti, 2 milioni 500 mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole, 600 mila euro per la ristrutturazione di 60 alloggi pubblici dell’Arte e nessun ritocco al rialzo per addizionali Irpef, Imu, Tasi e imposta sui redditi.
Ma oltre al solito atteggiamento degno di una scolaresca in gita premio più che di un’assemblea istituzionale, il bilancio politico della lunga notte a Palazzo Civico è l’ulteriore allargamento della frattura all’interno della coalizione di centrodestra: i tre emendamenti del consigliere di maggioranza Massimo Baldino Caratozzolo (del gruppo “Per la nostra città”), per stoppare le alienazioni del parco del Colombaio, dell’asilo di via Firenze, nel quartiere Umbertino, e del parco Sabrina a Pagliari, sono stati bocciati in toto. Caratozzolo e il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri, quindi, come previsto nei retroscena dei giorni scorsi hanno votato contro il Documento unico di programmazione della loro stessa maggioranza. Due lucine rosse sul tabellone che politicamente valgono più di mille altri voti.
Il sindaco Pierluigi Peracchini, inoltre, ha risposto colpo su colpo alle critiche delle opposizioni: “Si dice che vendiamo una scuola che non si vende, si dice che chiudiamo un parco che rimane pubblico – ha esordito il sindaco – Si è esasperato un allegato al bilancio di previsione, che da decenni è normalmente un documento che non viene quasi mai attuato. Esprimo la mia solidarietà per tutti quelli che ieri hanno preso dell’umido al parco del Colombaio – ha ironizzato Peracchini, rivolgendosi poi a Caratozzolo – anche se un nostro caro amico della maggioranza ha fatto compagnia alle opposizioni”.
“SU VIA FIRENZE VALUTIAMO UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO”
La scuola di via Firenze, come aveva sottolineato nei giorni scorsi la vicesindaco Manuela Gagliardi, rientra in un progetto di finanziamento nazionale che la precedente amministrazione aveva chiesto al governo.
“Per quanto riguarda l’asilo di via Firenze – ha ribadito infatti Peracchini – è arrivato da Roma l’accoglimento del finanziamento di circa 2 milioni di euro che deve essere cofinanziato dall’amministrazione per il 20 per cento: stiamo ragionando se restituirlo e quindi rifiutare investimenti per il quartiere di 1 milione e mezzo, o se c’è la possibilità di modificare quel progetto e attuarlo in contemporanea alle quattro classi della scuola. Ma non esiste nessuna chiusura e alienazione della scuola. Andate al terzo piano dell’edificio, sembra di essere in una città bombardata. Se possiamo utilizzare un finanziamento pubblico per risanare l’edificio, con l’ultimo piano destinato a qualcos’altro, non vedo niente di strano per la democrazia”.
“COLOMBAIO: ECCO COME STANNO LE COSE”
“Sul parco del Colombaio, il 31 dicembre è cessato l’affitto di chi gestisce il ristorante – ha continuato il sindaco – Ora vi descriverò le varie situazioni, visto che voi scherzate: vi faccio vedere cosa ha accertato la Corte dei Conti, non il circolo delle bocce di Beverino. Noi abbiamo dei problemi di bilancio seri, abbiamo dei costi di manutenzione del parco che non ci possiamo permettere: il ristorante, se dovessimo venderlo, non mi sembra una cosa strategica. Perché non solo c’è un suicidio ogni due giorni in questa città, ma c’è anche la coda di persone sfrattate che vengono qua disperate, i centri sociali non ce la fanno più, quindi dobbiamo trovare delle risorse oltre ad affrontare i problemi che ci avete lasciato. Dire che il parco rimane pubblico e però se lo mantiene il privato, non è niente di strano”
“QUESTO È IL DISASTRO CHE AVETE LASCIATO”
Poi un duro attacco al gruppo del Partito Democratico, con un elenco di tutti i problemi di bilancio ereditati dal centrosinistra a cui oggi devono far fronte le casse comunali: “La controprova della vostra malafede qual è? – ha rintuzzato le accuse Peracchini – Avete detto che vendiamo tutti questi beni e avete spaventato tutti. Sono 10-11 milioni di euro di valore? Guardate nel bilancio di previsione se ci sono quei 10-11 milioni: non ci sono, perché come ogni anno si stila un elenco di beni in dismissione o in valorizzazione. Io di speculazioni sui parchi pubblici, dove i cani vanno a defecare, compreso il mio, e sulle scuole non ne ho viste.
Per dare delle risposte bisogna descrivere la situazione che ci avete lasciato – ha proseguito Peracchini – 48 milioni di debiti, 33 di crediti di dubbia esigibilità, un anticipo di cassa di circa 9 milioni, poi in questi dieci anni avete venduto 25 milioni e 300 mila euro di beni del Comune, ma non vi ho mai visto protestare; avete dilapidato 700 milioni col gruppo Acam, non vi ho mai visto legarvi nemmeno a un albero!
Poi c’è anche un piccolo buco sulla Festa della Marineria, c’è una causa con il parcheggio di piazza Europa, c’è il costo di manutenzione della mediateca di via Firenze e di piazza Verdi, con un milione di riserve, tutte queste cose non c’erano prima. E a tutto questo si andrà a sommare la nuova biblioteca Mazzini in un paio di mesi. Poi abbiamo anche dovuto prendere atto della decisione che avevate preso dell’acquisizione dei forti, che necessitano un investimento annuale di 500 mila euro. Questi siete voi, quelli bravi. In ogni caso lo ripeto, non si parla né di scuole chiuse né di parchi chiusi”.