Abbiamo appreso dalla stampa della interpellanza presentata dal Consigliere Comunale Massimo Baldino Caratozzolo sulle questioni inerenti al PUC cittadino, recentemente fatto decadere dall’amministrazione comunale della Spezia con motivazioni futili ed incomprensibili.
Giustamente il Consigliere Comunale evidenzia che, se come detto a parole, l’intenzione dell’amministrazione comunale è di non procedere ad ulteriori cementificazioni nel territorio, sono necessari atti precisi e concreti perché questo sia credibile.
Quindi come Legambiente rilanciamo ancora una volta l’allarme: aver fatto decadere il PUC espone il territorio a progetti cementificatori e speculativi, aumenta il rischio geologico/idrogeologico, rimanda a un futuro non si sa quanto lontano una nuova concezione dell’urbanistica incentrata sul contrasto al consumo di suolo.
Aspettiamo ancora la convocazione, in commissione, dei geologi comunali e della società emanazione della università di Siena perché venga chiarita questa situazione che è stata una delle motivazioni -contestabile, per noi- per cui si è fatto decadere il PUC.
E soprattutto aspettiamo varianti specifiche ad hoc -come annunciato dalla maggioranza nell’ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale lo scorso 18 dicembre. Gli annunci vanno bene, ma finché non ci saranno i fatti tutto lascia intendere che in questo spazio vuoto possano essere presentati -e forse anche approvati - progetti che a parole si vogliono contrastare.
Legambiente