Il consigliere comunale della lista Per la Nostra Città sollecita l'amministrazione a risolvere in breve tutte le questioni burocratiche.
"Il gruppo Per la Nostra Città ha sempre sostenuto attivamente le istanze degli esposti all'amianto e, in particolare, ha fatto propria da subito la proposta dell'Afea di un monumento che testimoniasse il tributo della città della Spezia alle Vittime del Dovere. Lo ha fatto con un'interrogazione del 14 maggio 2016 presentata da Giulio Guerri, nella quale si sottolineava il pesante sacrificio che la nostra città ha pagato e continua a pagare a questa piaga sociale, ambientale e sanitaria rappresentata dell'amianto, con un numero di ammalati e di morti impressionante, che la colloca su posizioni da primato nelle statistiche internazionali, soprattutto in riferimento ai dati del mesotelioma pleurico e che fa sì che la comunità spezzina tutta si debba considerare di per sé vittima dell'amianto".
Con queste parole si apre la nuova interpellanza inviata al sindaco Peracchini dal consigliere comunale Massimo Baldino Caratozzolo, riguardante il monumento alle vittime dell'amianto commissionato a proprie spese dall'Afea con l'intento di donarlo al Comune della Spezia.
"Siamo grati all'associazione e al suo presidente Serarcangeli per questa generosa iniziativa ed eravamo fiduciosi con loro che la stessa si sarebbe in breve concretizzata con l'installazione, in un luogo idoneo della città, della scultura commemorativa. Purtroppo- prosegue Baldino- abbiamo appreso dell'esistenza di antipatiche lungaggini burocratiche che stanno ritardando in modo inaccettabile la pratica".
Baldino ricorda che è dovere delle Istituzioni portare rispetto e solidarietà a coloro che hanno perduto la vita a causa dell'amianto e di favorire la più ampia sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza, a partire dalla più giovani generazioni. Per queste ragioni il consigliere della lista Guerri ha interpellato il primo cittadino chiedendo spiegazioni circa i motivi per i quali il monumento alle vittime dell'amianto non sia ancora stato accolto dalla Città della Spezia e sollecitandolo a sbloccare la pratica, affinché si arrivi al più presto al miglior esito possibile.