Quello che è accaduto ieri in Consiglio Regionale, dove si è conclusa la discussione sul Piano Socio Sanitario Regionale, ne è l’esempio più lampante.
Ore e ore di discussione, con il tentativo, da parte della minoranza, di apportare modifiche che ne migliorassero un articolato decisamente negativo, dove non si potevano neppure intuire reali benefici per le gravi carenze della sanità ligure. Nessun provvedimento per la riduzione delle liste di attesa, nessuna azione per cercare di fornire, nel territorio ligure, quei servizi che i cittadini sono costretti a inseguire fuori Regione, con conseguenti aggravi per la disponibilità finanziaria delle nostre ASL, nessuna analisi sulle esigenze di incremento del personale, sia medico, che infermieristico che ausiliario, in evidente carenza.
Anche la stessa funzione del San Bartolomeo rimane un nodo irrisolto e i venti di una sua privatizzazione si fanno sempre più forti
Tutte informazioni che, per altro, sono facilmente reperibili nello stesso Libro Bianco della Sanità Ligure, documento pubblicato dall’Amministrazione Toti ma, evidentemente, non consultato durante la redazione di questo Piano.
Due le cose che ci hanno particolarmente colpito negli atteggiamenti e nell’azione politica di questa maggioranza.
La prima è stato l’assoluto rifiuto di analizzare le proposte che avevamo formulato, alcune delle quali, oggettivamente, di evidente e immediato vantaggio per i cittadini e per la gestione economica della nostra Sanità, un atteggiamento dettato da ordini di squadra talmente imperiosi da impedire anche il semplice intervento in risposta alle nostre domande.
La seconda è stata la spiacevole sorpresa di vedere i Consiglieri di maggioranza del territorio spezzino talmente succubi di equilibrismi di coalizione da rinunciare a difendere gli interessi degli stessi cittadini che li hanno eletti.
Un atteggiamento incomprensibile che li ha portati a opporsi alla nostra proposta di regolamentare le funzioni degli Operatori Socio Sanitari, oggi in grandissima difficoltà e vittime di un inquadramento che li costringe a alternare la loro attività in un esplosivo mix di assistenza ai pazienti e pulizia dei locali e dei servizi igienici, e alla nostra proposta di avviare, nel nuovo Ospedale del Felettino, un reparto di Cardiochirurgia, preferendo che questo servizio sia ceduto a privati.
Consiglieri di maggioranza spezzini, dunque, succubi di Toti con l’unica, parziale, eccezione del Consigliere De Paoli che, pur allineato alla trincea costruita intorno al provvedimento, si è battuto per il suo territorio, producendo anche un forte scontro con i suoi stessi compagni di banco e tentando, lui almeno, di difendere gli interessi dei suoi concittadini del Tigullio.
Un’altra brutta pagina di una Amministrazione Regionale che di nuovo e discontinuo rispetto al passato ha ben poco.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria