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"Sarzana Per Sarzana", oltre 200 persone alla prima uscita come lista civica In evidenza

di Luca Manfredini – Il periodo di gestazione è finito e la neo-nata lista civica ha ricevuto il proprio battesimo con una serata in Sala della Repubblica intitolata “Per chi ha in testa Sarzana”.


Il percorso intrapreso, fatto di incontri pubblici e dialogo con i cittadini, ha portato la convinzione che gli stessi possano diventare protagonisti attivi delle decisioni amministrative e avviato la trasformazione di “Sarzana per Sarzana” da semplice associazione a lista civica. Al momento nessun nome dei candidati nella lista né, tantomeno, del candidato sindaco.

“Oggi inizia un percorso nuovo per creare un governo diverso, tanto necessario alla città in chiara sofferenza, in un programma di aggregazione di tutte le forze sane interessate a incidere in questo cambiamento: singoli cittadini, associazioni e comitati uniti in una squadra ampia dove non ci sia un solo uomo al comando che ordina alzate di mano collettive. “Sarzana per Sarzana” non sarà un nome, un leader, ma una squadra di persone che porteranno ad amministrare non uno ma 6 sindaci, per attuare insieme con chi vive del proprio lavoro e della conoscenza della realtà del territorio il programma creato e condiviso”.

Nella serata, aperta dall’introduzione di Roberto Mazza, portavoce del gruppo, si sono avvicendati al microfono i relatori con tempi ristretti predeterminati per lasciare spazio alle domande del pubblico, tra questi l’architetto Gianfranco Damiano, la ristoratrice Amanda Cargioli, l’insegnante di educazione fisica Marco Fausti, l’ingegnere Claudia Bedini a Clarke Ruggeri, passando ovviamente per i consiglieri comunali Paolo Mione e Rosanna Pittiglio.

I temi principali del manifesto programmatico, presentato e discusso, sono 6: Sviluppo e Lavoro – Ambiente e Territorio – Legalità e Sicurezza – Salute e Sociale – Partecipazione e Trasparenza – Istruzione e Cultura.

“Vorremmo che la partecipazione non sia soltanto uno slogan ma un qualcosa di vivo e sentito, i cittadini devono accompagnare la politica e chiedere in continuo verifiche, ci sono più risorse nella società civile che nei partiti e noi siamo un gruppo di tanti cittadini che vogliono reagire insieme ad altri cittadini – inizia così Mazza – questa sera discutiamo sulla prima bozza di programma, 6 aree essenziali connesse circolarmente l’una all’altra”.

Mazza ripercorre tutte le “risapute problematiche della città” e le scelte intraprese dall’amministrazione in una politica, a suo dire, molto lontana dal territorio e dal bisogno reale dei cittadini. Particolare attenzione viene data alla trasparenza degli atti amministrativi e alla conseguente partecipazione: “Una chimera fallimentare per l’attuale amministrazione che sino ad oggi ha invalidato ogni tentativo di partecipazione” ed al degrado e sicurezza, quindi immigrazione ed inclusione sociale eil tema legato a doppio filo al lavoro ed alla manovalanza straniera; “Accoglienti si ma con regole e doveri, noi siamo favorevoli all’accoglienza ma non al parcheggio di decine e decine di ragazzi alla stazione a spacciare”.

Stop alla cementificazione, alla grande distribuzione che deficita il commercio in città e ritenuta necessaria la creazione di un PUC tanto indispensabile.
“Persone differenti portano idee differenti in una realtà che necessita di diversità e cambiamento, le risorse che mancano al comune non sono solo quelle economiche ma sono soprattutto le persone. Sarzana si è persa e l’appartenenza è stata sostituita dalla supponenza, quello che non va è sotto gli occhi di tutti e tocca a noi andare oltre ed intervenire. Chi vive di sola politica non troverà casa da noi, chi amministrerà sarà scelto tra chi, con le proprie capacità ed attitudini, ha cresciuto il proprio lavoro e presterà la sua esperienza al servizio di tutti. Il vento è cambiato in questa città così palesemente in crisi Dopo il segretario Pd, anche il sindaco sta cercando di scappare, e questa folla presente è a testimonianza della necessità di cambiare rotta. Il Comune dovrà diventare un palazzo di vetro dove ognuno potrà guardare al suo interno, noi diciamo basta ai Consigli comunali con Consiglieri di cui non abbiamo mai ascoltato la voce, basta ai deliri politici letti in questi giorni contro chi ha l’ardire di evidenziare il fallimento di un partito che si è perso. Noi non siamo Toti, non siamo Bufano, non siamo pettegolezzi e show mediatici, siamo semplicemente una lista con molte persone di centrosinistra con idee di sinistra e guardiamo la città con gli occhi dei più deboli”.

 

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