La prossima commissione regionale sanità, convocata per giovedì 7 dicembre, non esaminerà il caso dei presunti maltrattamenti segnalati in ASL5. Lo rendono noto i consiglieri di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino e Francesco Battistini, che, in merito, lo scorso 14 novembre avevano inoltrato atto formale al presidente di commissione Rosso e all’assessore Viale, richiedendo l’audizione urgente dei vertici di Alisa, dirigenza dell’ASL Spezzina, sigle sindacali di categoria, tribunale del malato, associazioni a tutela del malato, dipartimento salute e servizi sociali.
«La nostra richiesta è stata completamente ignorata, nonostante gli inviti che abbiamo avanzato ripetutamente ancora in questi giorni. Come gruppo consiliare abbiamo il dovere, nei confronti dei cittadini, di far luce su una questione che rischia di avere contorni decisamente gravi. Tale approfondimento va fatto subito, nell’interesse dei pazienti e dei loro familiari, ma anche dei lavoratori sui quali non devono gravare ombre – dichiarano Pastorino e Battistini - Peraltro questa settimana, durante la discussione del piano sociosanitario, abbiamo evidenziato quanto il commissario straordinario di Alisa ha scritto al direttore di ASL5 a proposito della vicenda: ossia che il problema nasce dalla carenza di personale infermieristico e da una distribuzione inadeguata degli OSS fra i reparti».
Quest’oggi i consiglieri Pastorino e Battistini hanno inviato una lettera di sollecito all’assessorato e alla presidenza di commissione. «A questo punto era un atto necessario e non più procrastinabile. Abbiamo aspettato che in commissione si chiudesse il capitolo del piano sociosanitario, ma adesso non ci sono più scuse. Questa mattina siamo indignati dal non aver trovato l’argomento all’ordine del giorno della prossima commissione. Lo reputiamo un fatto negativo e incomprensibile – puntualizzano Pastorino e Battistini - Non è forse interesse del consiglio fare chiarezza su questa vicenda, che rischia di essere un boomerang, in modo da individuare le giuste contromisure? Certo, questo passaggio comporterebbe anche un ripensamento sugli organici e sul personale: è chiaro, bisogna investire di più, ma pare che questa giunta non ne abbia la volontà. Ora però è il momento di parlare chiaro e di assumersi le proprie responsabilità».