Le donne e gli uomini di Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista di Porto Venere vogliono dare un contributo utile per affrontare i problemi che affliggono da tempo il territorio. Lo vogliono fare senza retorica, senza presunzione, ma per tentare di ricostruire, tra cittadini e politica, un rapporto che si è andato sempre più impoverendo nel tempo.
Dobbiamo partire dai giovani che se ne vanno perché non trovano servizi adeguati e i costi delle case sono improponibili. Dobbiamo partire dal calo demografico (550 abitanti in meno dall’ultimo censimento) che continua in modo costante e inesorabile. Dobbiamo prendere atto della drastica diminuzione di bimbi nelle nostre scuole, di negozi che abbassano la saracinesca e delle frazioni del comune sempre più deserte e abbandonate a se stesse.
Articolo 1 intende da subito battersi contro la svendita dei beni pubblici, contro chi vuole smantellare un patrimonio di beni comuni come tenta di fare da tempo questa amministrazione comunale. Per esempio a Fezzano la scuola anziché svenderla può diventare un ostello che aumenterà la rete del servizio turistico in una idea di turismo sostenibile, che crei posti di lavoro per i giovani e rimetta in moto le attività commerciali.
E poi dobbiamo occuparci delle Grazie e del suo mare, la sua grande ricchezza. Oggi i cittadini sono preoccupati per la loro bellissima baia, sempre più soffocata. Deve ripartire il motore dell’economia con le attività commerciali e la cantieristica, senza perdere capacità produttiva, deve avviare processi formativi di qualifiche essenziali per la nautica e diventare punto di eccellenza per le barche d’epoca. La baia delle Grazie è un territorio quasi totalmente pubblico, per questo la politica e le Istituzioni ne sono responsabili.
Il Movimento dei Democratici e Progressisti di Articolo 1 ritiene che si dovrebbe pianificare un nuovo e più realistico sviluppo, una pianificazione condivisa con tutti i cittadini, un nuovo piano urbanistico comunale che tenga conto dei beni comuni. È’ necessario ridare impulso all’edilizia convenzionata, al mondo cooperativo, alla prima casa soprattutto per i giovani. Esistono già piani di zona approvati da tempo, il cui iter è stabilito dalla Legge, ma l’amministrazione comunale, invece di attuarli, si è sempre opposta con motivazioni a dir poco sconcertanti tra le quali quella di non essere in grado di effettuare l’esproprio dei terreni, oppure quella della scadenza del PUC (i PEEP durano 18 anni). Questo è stato e rimane uno dei colpi più duri per i cittadini che avevano investito il loro futuro e le proprie risorse. Tutte risposte superficiali e per nulla convincenti.
Articolo 1 ritiene che i cittadini di Porto Venere meritino ben altro: lavoro, turismo sostenibile, investimenti sulle aree protette con particolare riferimento al Parco (altro che abolizione) una abitazione a costi compatibili con le tasche in particolare dei giovani. Ma su questi temi Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista indirà nelle frazioni assemblee aperte per dialogare con tutti quei cittadini e tutte quelle associazioni che vorranno dare un contributo per noi indispensabile.