Nel 2015 il Sistema Sanitario Regionale della Liguria, per la sola ASL5, ha dovuto sostenere una spesa di 2.669.330,13 euro, di cui 2.337.299,05 verso la Regione Toscana.
Nel 2016 il dato non si discosta di molto, e la spesa per la mobilità passiva, sempre relativamente al solo settore radiologico, e sempre per la sola ASL5, è arrivata a 2.156.647,57 euro.
In due anni, dunque, le casse del Sistema Sanitario Regionale hanno dovuto sostenere spese per quasi 5 milioni di euro per coprire i costi delle fughe di ASL5.
Ma il dato che deve far riflettere non è solo quello relativo agli importi economici ma piuttosto quello che fa riferimento al numero di pazienti costretti, per i motivi più svariati, a rivolgersi a strutture sanitarie extraregionali.
Nel 2015 e nel 2016 circa 80.000 persone afferenti al bacino di utenza spezzino, formato da circa 250.000 abitanti, si sono rivolte, per i motivi più svariati, non da ultimo quello delle chilometriche liste d’attesa, a strutture sanitarie di altre regioni al fine di sostenere esami diagnostici di radiologia.
Questi sono i catastrofici dati che emergono, in maniera pesante, da un nostro accesso agli atti.
Da una parte abbiamo, quindi, risorse economiche ingenti, che invece di rimanere sul territorio per potenziare i servizi e ridurre le liste d’attesa, prendono altre strade alimentando le casse di altre regioni e impoverendo il nostro Sistema Sanitario Regionale. Dall’altra parte abbiamo a che fare con una moltitudine di pazienti che ASL5 costringe, in qualche modo, a spostarsi per curarsi, con disagi evidenti e spese non certamente trascurabili.
Queste fughe non sembrano, ad oggi, destinate a ridursi nonostante le dichiarazioni che la dottoressa Banchero, direttrice sanitaria di ASL5, fornì a sua difesa lo scorso estate. Questo è ciò che emerge dai dati ufficiali che ci sono stati forniti dalla stessa Azienda Ligure Sanitaria.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria