"Mi si sta continuando a infangare e diffamare in ogni modo e con ogni inqualificabile sotterfugio.
La Mail pubblicata è relativa al giorno 27 Settembre (mercoledì ovvero subito dopo l’avvenuto incontro in Comune tra il cosiddetto Comitato Cernaia e l’amministrazione (Albero 6 ancora in piedi).
In quella mail mi si dice dai signori del Comitato, che loro sono in contatto con la Soprintendenza (Architetto Leoni) che sarà a Spezia per il fine settimana.
Mi si chiede di farmi portavoce per evitare l’abbattimento dell’albero sino a quel momento (messaggio ricevuto e di cui mi sono fatto portavoce) e infatti....arriva Venerdì 29 Settembre e i signori del Comitato si incontrano con l’architetto Leoni della Soprintendenza che lo può confermare. In quella occasione sempre i signori del Comitato avvisano anche una giornalista che infatti lo intervista (l’articolo esce il giorno 1 Ottobre)...e l’albero è sempre in piedi.
I Signori del Comitato peraltro contravvenendo persino a quanto da loro scritto nella mail del 27 non mi fanno neppure sapere la data dell'incontro che mi viene comunicato solo nella serata del 29 dall’Ing. Bracco, quindi a incontro avvenuto (evidentemente non si fidavano di avermi tra i piedi).
Infatti il Soprintendente, come si evince anche dalla intervista conferma per filo e per segno che l’albero non può avere puntelli né altro e quindi va tagliato.
L’incontro dunque è avvenuto (anche se nessuno ha pensato bene di comunicarmelo ufficialmente) e per quanto mi riguarda (e l’ho appurato anche direttamente dalla Soprintendenza) null’altro poteva avvenire...
L’Albero era comunque sin qui sempre in piedi....Altri incontri in programma come ho affermato non ve ne erano, perlomeno io non ne sono stato messo al corrente.
La morale è che ci troviamo al cospetto di un Comitato estremamente caotico, pasticcione e isterico .
Il problema però è che si continua a infamare le persone, ora persino ricorrendo a documentazioni private peraltro usate ad hoc cioè in modo decontestualizzato dai fatti.
Spero di ricevere almeno delle scuse".