Una crisi che si trascina da mesi. Un periodo costellato di roghi, cosa mai avvenuta prima nonostante una storia ultracentenaria. Due sono gli incendi di grossa entità: il primo, nell’ottobre scorso, che distrusse un magazzino per il foraggio, bruciando, oltre la struttura, tutto il fieno stoccato per l’inverno; il secondo, la scorsa estate, che distrusse il macchinario per il cibo del bestiame e una stalla con 40 giovani vitelli.
Una agonia economica che ferisce tutta la comunità e la storia agricola di un’intera provincia.

La proprietà si impegni a mantenere in vita l’azienda conservando gli assets (in primis la mandria) in loco e senza incidere negativamente sulla produzione.

È necessario, in questa fase, arginare ogni svalutazione dell’azienda e per far questo serve un impegno economico da parte dell’attuale proprietà.

La politica nel frattempo lavori e metta in piedi un tavolo di regia per attrarre investitori seri e che non abbiano intenzione di cannibalizzare quello che per tutti noi è, oltre un luogo di produzione e lavoro importante, un marchio della nostra tradizione.

Ho incontrato a Genova l’Assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, per discutere di quali iniziative la Regione intenda mettere in campo per aiutare la Tenuta e stimolare gli investitori.

Non possiamo permetterci di perdere neppure un posto di lavoro, per questo anche se non sono stato presente fisicamente al presidio di ieri, per impegni istituzionali, sono comunque accanto ai lavoratori.

Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria