Garantire la prosecuzione di un innovativo cammino faticosamente intrapreso 5 anni fa, e valorizzarlo ora dopo gli obbligati sacrifici iniziali mantenendo in uso l’esperienza amministrativa acquisita nel mandato, o cambiare totalmente seguendo nuove alleanze e/o fattori numerici più convenienti?
Mentre la minoranza interna al partito pare fare le bizze sul nome, l’Unione comunale proverà a fare chiarezza sulle possibili candidature tramite il Comitato paritetico del Pd; per valutare tutte le possibili alleanze e/o cercare di crearne, e per valutare e soppesare tutte le possibilità, in attesa certo, del pronunciamento della disponibilità o meno di Alessio Cavarra.
Un Sindaco agguerrito e orgoglioso ha accolto ieri nel proprio ufficio la stampa locale, sottoponendosi ad un incontro/intervista alla presenza della propria Giunta, ma non sciogliendo ancora la riserva sul suo eventuale mandato bis.
“Questa Amministrazione ha voluto affrontare tutte le problematiche prima rinviate, in una Sarzana che segnava il passo su tutti gli indicatori economici, un quadro allarmante dove ci abbiamo messo la faccia ed affrontato tutti i temi più spinosi. L’impegno preso con i cittadini è sempre stato quello di riconsegnare ai sarzanesi una città migliore rispetto a quella trovata nel 2013, una situazione disastrosa quella trovata allora che ci ha messo a dura prova, ma su cui abbiamo lavorato bene. Non scontatamente, non obbligatoriamente, né tantomeno a caccia di un ritorno elettorale, ma seguendo una ben precisa scelta; ricreare le basi necessarie per ripartire. Per guardare al futuro devo prima avere un Ente sano ed è quello che abbiamo fatto, noi abbiamo avuto il coraggio di mettere mano e rimanare i danni trovati. Un Sindaco può e deve avere una visione più ampia e incisiva rispetto a quella di un Assessore, conscio solo di una parte delle problematiche e privo di quella percezione globale che compete al Sindaco.
Il Cavarra Assessore di allora è ben diverso dal Cavarra Sindaco di oggi che ha potuto incidere ed attivare chiare scelte politiche ed economiche, le responsabilità uno se le prende quando governa”. Il Sindaco esprime poi le proprie perplessità sulla discussione politica di fine mandato prendendosi ancora tempo per una profonda riflessione personale prima e politica poi, infastidito nel sentire parlare di consultazioni già avviate e di nomi prima ancora che di programmi. “La prima cosa che deve sapere un cittadino è su che base una persona si candida, perché si candida e su quale programma, non è sufficiente un nome ma un obbiettivo. Nel momento in cui mi dovessi ricandidare proporrò ai partiti della coalizione un programma e questi punti dovranno essere argomento di discussione all’interno del perimetro attuale di coalizione.
Voglio capire concretamente; quale è la strategia del partito e come vuole agire il Comitato Paritetico, se l’operato di questa giunta è considerato ancora valido o meno, se la coalizione si vuole fare sulla base di programmi o di simpatie. Il Sindaco deve poi avere piena autonomia sulle scelte degli assessorati e degli Assessori e, sulla base di quello che si indicherà insieme al Pd, essere protagonista della scelta della coalizione stessa”.
Immaginiamo che le discussioni sull’argomento si protrarranno ancora a lungo, in questo momento in cui la campagna elettorale per le Amministrative 2018 è già partita, ma ancora tutta da focalizzare al meglio. Le numerose tessere del puzzle sono ancora da incastonare ed ogni innesto trovato crea reazioni a volte inattese.
In attesa di saperne di più ci consoliamo su una bella notizia data dal Sindaco alla stampa.
Nel 2018 inizia la prima vera stagione teatrale degli Impavidi ed apre con eventi validi e da cartellone nazionale, il 20 ottobre verrà presentato il calendario ufficiale ma i nomi citati dal Sindaco sono di tutto rilievo; Gianmarco Tognazzi ed Elena Sofia Ricci, Corrado Tedeschi ed Anna Galiena, Paolo Ruffini, Max Pisu, Roberto Ciufoli e Gaspare, date importanti anche sulla musica ed un’esibizione unica per l’Italia solo per gli Impavidi, un’inedita performance di Francesco Gabbani ed Alex Britti in acustica.
