Stoccate, frecciatine e ripicche - Ieri sera è andato in scena il primo consiglio comunale dopo la pausa estiva. Secondo qualcuno la ripresa dei lavori è stata tardiva, la pensa così infatti il capogruppo in consiglio del Partito Democratico Federica Pecunia: “Questa sera siamo chiamati ad esprimere le nostre considerazioni sulle linee programmatiche di mandato del Sindaco. I tempi con cui si è arrivati a questa discussione lasciano presagire il fatto che non ci sia stata una grande fretta da parte del sindaco e dell’amministrazione tutta di rendere partecipe la città di quale visione di futuro si vorrà mettere in campo nei prossimi cinque anni. Capiamo anche il perché: c'è povertà di contenuti e di visione, i 10 punti del programma appaiono incoerenti ed anche improvvisati con un lungo elenco di promesse come se la campagna elettorale non fosse mai realmente finita”.
Con un inizio del genere non ci si poteva aspettare un consiglio comunale tranquillo, ed infatti da qui in poi si sono succedute una serie di frecciatine al "curaro" scoccate da ambo i lati della sala consiliare.
“Questo programma in molti punti attesta dei meriti alla precedente esperienza amministrativa, sconfessando anche gli atteggiamenti visti nel corso dei cinque anni passati da quella che fu la minoranza. Questo programma prende le mosse soprattutto dall’esperienza che è lasciata in eredità da chi c’era prima, è una lista della spesa che si basa sulle possibilità che la città ha saputo costruire grazie alle politiche messe in atto negli anni precedenti”, rincara la dose Marco Raffaelli (PD).
Ad alzare gli scudi dopo questo primo “lancio” ci pensa Giacomo Peserico (Toti - Forza Italia): “C’è un passato con cui dovremo per forza fare i conti. Tutto quello che è stato fatto prima viene ereditato, dai debiti ai contratti. Abbiamo visto che in alcuni punti del programma, in particolare per quel che riguarda la raccolta dei rifiuti, c’è già stata una discontinuità. Questa è la prima giunta di centrodestra del dopoguerra, abbiamo il primo sindaco non di sinistra da 45 anni, quindi i debiti li hanno accumulati i partiti che hanno governato la città per tanti anni”.
A riscaldare i toni ci pensa anche la consigliera del Gruppo Misto Patrizia Saccone: “Vi devo dare una notizia, la campagna elettorale è finita. I consiglieri seduti davanti a me hanno perso perché i cittadini hanno scelto di cambiare. Lei ha iniziato il suo intervento (riferito alla consigliera del M5S Donatella Del Turco) affermando che il programma del M5S era praticamente uguale a quello del sindaco, la cosa mi fa piacere perché questo non le creerà problemi nel votare le linee programmatiche di questa amministrazione, essendo uguale. Voglio ringraziare il consigliere Massimo Lombardi, che conosco come una persona di grande serietà ed onestà intellettuale, per il suo intervento dove riconosce che un’inversione di marcia c’è stata. Voglio ringraziare anche la consigliera Federica Pecunia che continua a fare richiami all’unità salvo poi spaccarsi all’unica nomina che devono fare, ovvero quella sulla commissione di garanzia. Mi viene da sorridere in merito al consigliere Raffaelli che non ha visto arrivare il siluro che gli hanno riservato i suoi amici e colleghi del Partito Democratico quando, poche ore prima della nomina in commissione, è stato esautorato dal suo ruolo”.
Dopo un susseguirsi di scambi di battute si giunge alla risposta del sindaco Pierluigi Peracchini: “Abbiamo aperto i nostri uffici dalle 8 del mattino fino alle 8.30 della sera. Mi potete trovare assieme agli uscieri alla chiusura del Palazzo. Ho ricevuto in questi due mesi circa 1000 cittadini, è un modo di fare politica diverso che ridà dignità alla stessa parola politica. Sulle partecipate è stato dilapidato un patrimonio immenso. I 550 milioni di euro di debito in Acam non li ho fatti io, li avete fatti voi con le vostre scelte scellerate! Questo territorio è stato maltrattato. Negli ultimi 5 mesi sono state fatte da questo comune 60 nomine. Questa giunta ne ha fatte 3, sono tutti lì i vostri amici, state calmi nessuno ve li tocca, fino ad un certo punto”.
Si giunge quindi alla votazione finale che vede l’approvazione delle linee programmatiche da parte del Consiglio Comunale. Nota particolare: l’astensione del gruppo consiliare del M5S in merito a quest’ultima votazione.