"Una città che è in procinto, almeno speriamo, di porre a riposo la Centrale Termoelettrica che è stata oggetto di attenzioni riguardanti le emissioni negli ultimi decenni non può distrarsi - afferma Maurizio Ferraioli, esponente del Partito Democratico - Una domanda legittima che deve avere una risposta precisa e veloce sui dati dell’eventuale inquinamento dovuto alla sosta delle navi da crociera. A tal fine mi preme ricordare alcune informazioni riportate su un comunicato sul sito di equologia.com, il quale indica le compagnie leader del settore, quali produttori del maggior inquinamento che rischia di provocare gravi danni alla salute alle persone che vivono nelle città di porto, lavorano o vanno in vacanza su queste navi".
“Purtroppo il disprezzo del settore crociere per la salute dei suoi clienti e dei cittadini portuali – sottolinea Anna Gerometta presidente di Cittadini per l’aria - è evidenziato dal fatto che nessuna delle compagnie di crociera ha risposto al semplice questionario stilato e inviato loro per accertare i progressi ambientali in questo settore mentre CLIA, l'Associazione internazionale dell'industria crocieristica, ha risposto con un commento vago affermando di aver preso in seria considerazione il problema. A riprova, purtroppo, di un atteggiamento di rifiuto del dialogo e scarsa trasparenza”.
Cittadini per l’Aria è preoccupata per la scarsa ambizione ambientale di questo settore che ha fra i suoi principali componenti tante compagnie italiane.
“Migliorare drasticamente le prestazioni ambientali delle navi deve diventare un obiettivo prioritario per il nostro paese, per la salute dei cittadini e la competitività internazionale di questo settore industriale – conclude Anna Gerometta - Basta riflettere sul fatto che a Civitavecchia è stato stimato un incremento del 51% del rischio di morte per malattie neurologiche e del 31% per tumore al polmone fra la popolazione residente entro i 500 metri dal perimetro dal porto per comprendere quanto grave sia il problema nel nostro paese, costellato da città di porto di importanza primaria in Europa” (ricerca del Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio).
Il Comune di Civitavecchia ha scritto al Presidente del Consiglio, chiedendogli di attivarsi per l’istituzione di una zona ECA (Emissions Control Area) nel Mediterraneo e ha invitato tutti i Sindaci delle città portuali italiane a fare altrettanto.
Cittadini per l’Aria chiede un divieto generale di utilizzo di olio combustibile pesante, il passaggio a carburanti più puliti e norme che impongano l'installazione di filtri di particolato e catalizzatori SCR su tutte le navi.
"Grazie al Consigliere Lombardi, sicuramente il tema merita una seria riflessione", conclude Ferraioli.