Hanno suscitato molteplici reazioni le parole pronunciate dal Segretario generale della CGIL spezzina Matteo Bellegoni nel corso del confronto con il sindaco Peracchini nella giornata di chiusura di "Avanti Popolo" (leggete qui). Ad accendere il dibattito è stato, in particolare, l'aggettivo "ridicoli" utilizzato parlano degli imprenditori. Un accostamento che Bellegoni contestualizza e chiarisce in questo post scritto sul proprio profilo Facebook.
"Chi ha ascoltato le mie parole al dibattito con Peracchini sa che io non ho genericamente descritto gli imprenditori come ridicoli, ma ho detto ben altra cosa. Ho detto che alla Spezia abbiamo perso il 37% del tessuto industriale e che a causa di ciò siamo stati ricompresi nelle Aree di Crisi non complesse, grazie all'impegno della CGIL. Degli incentivi derivanti da tale status, che potevano essere chiesti e che sarebbero stati fondamentali per gli investimenti, ha fatto domanda solamente un'azienda spezzina, la FONDERIA BOCCACCI di Piana Battolla, ecco a cosa era riferito l'aggettivo ridicolo, esclusivamente agli industriali e in specifico a questa precisa situazione".
Il post prosegue poi con un attacco a "certa sinistra" e con la rivendicazione del proprio ruolo:
"Constatare che secondo la morale pubblica e persino certa parte di "sinistra", Guido Melley, non mi possa "permettere" di esprimere tale concetto, lo trovo quantomeno ridicolo... Ma lo sanno lor Signori che io rappresento i lavoratori e i datori di lavoro sono la mia controparte? Non è mio diritto e dovere criticarli qualora ravvisi cose che non vanno bene? Se poi il problema è l'assenza di ipocrisia nelle mie parole, la mia franchezza, la passione con cui cerco di rappresentare i lavoratori, mi spiace per i miei detrattori, ma non intendo farmi "normalizzare" da nessuno".