"Riguardo alla vicenda di scalinata Cernaia io trovo invece “sconcertante” che a parlare e ad accusare siano proprio coloro che con le loro scelte e i loro apparentamenti hanno in passato di fatto deciso o comunque avallato un progetto come quello di Cernaia, che per l’appunto prevedeva l’abbattimento di tutto lo storico filare, per una riqualificazione della scalinata a base di cemento, oltre che la sostituzione delle storiche sofore con dei banalissimi e fuori contesto arancini.
Quando queste scelte “sconcertanti” venivano prese, non c’erano certo né Baldino Caratozzolo, nè Guerri in maggioranza, né tantomeno l’attuale sindaco Peracchini.
C’erano però molti degli attuali accusatori che fingono stupore. In maggioranza o a sorreggerla caldamente c’era per esempio Rifondazione Comunista, quando si approvava, senza nessuna minima forma di partecipazione l’altro dannato progetto anti-Spezia ovvero quello relativo a piazza Verdi....
E in molti di loro sorreggevano la passata maggioranza anche quando si distruggevano uno dopo l’altro i platani di Viale Amendola per “risqualificarla” o si radeva al suolo la vecchia Piazza Saint Bon (che di alberi storici ne contava parecchi) .
C’erano loro e ci sono stati, sotto varie sigle e varie formule negli ultimi trent’anni. Anni in cui, diciamolo francamente, non è che il patrimonio storico della città sia stato preservato al meglio, anzi direi, senza tema di smentita, che per lo più è stato sistematicamente distrutto.
Ecco perché oggi sono io a trovare “sconcertanti” certe loro sparate a mezzo stampa.
La vicenda Cernaia infatti è tutta costellata di situazioni spiacevoli. Prima tra tutte il finto percorso partecipativo apertosi sotto il pontificato di Mori I° e con la supervisione dell’allora vicesindaco Cristiano (semplicemente Ruggia per gli ambientalisti e gli amanti degli alberi).
Un percorso durante il quale i cittadini aderenti al Comitato Cernaia, ma anche quelli del Comitato Piazza Verdi e dei Quartieri del Levante sono stati presi per i fondelli più volte, persino e nonostante l’intervento in loro favore di alcuni consiglieri della passata maggioranza.
Ciò non avverrà questa volta. Non avverrà perché sia io che Guerri mai lo permetteremmo, ma soprattutto non avverrà perché non lo permetterebbe mai l’attuale Sindaco Peracchini.
Certo la situazione che l’attuale amministrazione ha ereditato è pesante. La scalinata è stata di fatto devastata dalla passata amministrazione targata centrosinistra. proprio pochi giorni prima dalle elezioni. Evidentemente si pensava di usare il “metodo Palmira” giusto per lasciare a chi sarebbe venuto dopo un bel problema.
Ma i problemi vanno comunque risolti e vanni risolti bene. Senza cioè che ricadano né sulle spalle dei cittadini, né a scapito dei nostri luoghi storici e paesaggistici.
Dunque una soluzione verrà trovata e stiano sereni gli amici di “Spezia bene comune”, noi la troveremo e lo faremo persino in tempi brevi e non certo dopo tre anni di incontri e conciliaboli inutili, come si è tentato di fare in passato.
La troveremo perché così vuole il nostro Sindaco e la troveremo perché sia io che Guerri ci siamo impegnati a farlo. Nel miglior modo possibile.
Quindi, magari, la prossima volte che vi sentite ”sconcertati”, usate il telefono, invece che la stampa...Una telefonata un tempo si diceva...allunga la vita e aggiungo io...diminuisce la confusione e la disinformazione. Altrimenti mi costringete a ricordarvi quante volte Voi con certe posizioni politiche e alleanze impossibili avete sconcertato me".
Massimo Baldino Caratozzolo – Per la nostra Città
A questo link il comunicato inviato da Spezia Bene Comune.