"Ormai da anni seguiamo le alterne vicende della tormentata trattativa tra Comitato della Cernaia e amministrazioni comunali spezzine, prima la giunta Federici e adesso la giunta Peracchini. Comunicati, tavoli tecnici, audizioni, interviste, articoli sulla stampa locale hanno nel tempo esplicitato i termini del problema. Se il Comitato riuscì a suo tempo ad ottenere il riconoscimento della scalinata come patrimonio storico da salvaguardare, alberature incluse e, conseguentemente, un progetto di restauro invece che di totale rifacimento, la controversia s'è poi accesa sulla questione dei sottoservizi, che – a seconda delle soluzioni adottate – può o meno pregiudicare la stabilità e la vitalità dei due filari di sophorae in situ. La soluzione avanzata dal Comitato, che conta anche tecnici progettisti, consistente nel far passare i sottoservizi nei cunicoli già esistenti ai lati della scalinata, in quanto non impegnati dalle radici degli alberi, è ostinatamente rigettata dai tecnici comunali, il cui progetto prevede uno scavo centrale che intaccherebbe l'apparato radicale delle sophorae, al punto da poterne pregiudicare la stabilità. Dalle perizie di un esperto esterno, il dottor Sani, emerge chiaramente che gli alberi, al momento stabili, verrebbero posti in pericolo da un tale intervento. L'avvertimento di Sani, invece di suggerire ai tecnici una modifica del progetto, ha portato allo scempio "preventivo" del 12 maggio scorso, in seguito al quale sono rimasti sulla rampa superiore della scalinata (dove sono iniziati i lavori), soltanto due alberi, di cui uno centenario.
Ad una sospensione del cantiere in fase elettorale e immediatamente post-elettorale, segue in questi giorni una preoccupante ripresa dei lavori che non si sa se si rivelerà pregiudizievole per i due alberi sopravvissuti. La giunta Peracchini ha deciso di procedere seguendo il progetto originario, quello fortemente contestato dal Comitato che sta esprimendo tutta la sua delusione.
Quello che ci sorprende, inoltre, è il silenzio del Presidente del Consiglio comunale Giulio Guerri e del consigliere Massimo Baldino Caratozzolo vista la loro assidua presenza alle manifestazioni di dissenso ai provvedimenti della giunta Federici in merito alla questione Cernaia e per questo motivo auspichiamo un loro intervento ed incontro col comitato.
In particolare, si rimprovera alla nuova amministrazione la decisione di convocare un incontro senza il Dottor Sani e la Soprintendenza, ammettendo solamente la presenza di un rappresentante civico del comitato e un rappresentante dei residenti.
Contestiamo fortemente questa modalità di condurre la controversia, lontana dalla nostra visione di amministrazione trasparente e partecipata ed esprimiamo tutta la solidarietà di Spezia Bene Comune al Comitato Cernaia al fine di riuscire a giungere ad una lieta conclusione con una vicenda che da troppo tempo sta segnando il rapporto tra i cittadini e l'amministrazione comunale".
Spezia Bene Comune