Il 25 giugno 2017 La Spezia è stata protagonista del ballottaggio tra Paolo Manfredini (candidato del centrosinistra) e Pierluigi Peracchini (candidato del centrodestra). Da quel confronto è uscito vincitore proprio quest’ultimo. Abbiamo deciso di intervistare il neo sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini per fare un bilancio dei suoi primi 30 giorni di mandato.
Come ci si sente ad essere sindaco della propria città?
“Indubbiamente la responsabilità è tanta come tanti sono i problemi. Immaginarsi la fatica e il peso non è facile. Sono comunque pronto ad affrontare le diverse problematiche.”
Come riuscirà a tenere unito uno schieramento così variegato, visti anche i recenti malumori di Fratelli d’Italia?
“Ci siamo presentati con un progetto alla città che ha avuto il 60% dei consensi, quindi attenendomi al progetto.”
Come procedono i lavori sulla ridefinizione del PUC?
“Abbiamo iniziato il confronto con gli ordini professionali, con le associazioni ed andremo nei vari quartieri. Cerchiamo, con la massima apertura, di arrivare a novembre con le cose completate. Se non dovessimo riuscirci, dato che il PUC decade il 18 novembre, dal 19 presenteremo nella sua interezza il Piano Urbanistico.”
Nello scorso consiglio comunale avete espresso l’intenzione di chiarire la situazione delle nomine fatte dal PD sulle società partecipate a poco ore dalle elezioni, come lei ha detto in consiglio, a che punto siete? Qual’è lo stato di salute delle partecipate?
“Sono state fatte decine di nomine prima del primo turno e prima del ballottaggio, ho l’elenco completo. Se le polemiche sterili e isteriche cesseranno bene, altrimenti le renderemo pubbliche con gli importi, senza problemi.”
Ha sentito Massimo Federici?
“L’ultima volta l’ho visto quando ha dovuto firmare il passaggio formale, poi non l’ho più visto.”
La macchina amministrativa si muove in base al bilancio del comune, qual è il suo stato di salute?
“Il comune ha tanti crediti, ho trovato una crisi di liquidità c’è un anticipo di cassa importante. Ci sono tanti problemi aperti, sospesi. Sto cercando di mettere a fuoco tante tematiche. Questo va di pari passo con la situazione delle partecipate. La gara espletata con la vendita di Acam è stata conclusa il giorno prima del ballottaggio, stiamo verificando tutta la situazione per vedere se procedere con l’aggregazione in Iren oppure no. Altrettanti problemi ci sono, causa il decreto Madia, per quel che riguarda il futuro di Atc e Atc Mobilità e Parcheggi e capire cosa succederà con Atc esercizio, perché l’affidamento della gara di trasporto pubblico locale si conclude a fine anno, vedremo se ci sarà una proroga per il nuovo bando di tipo europeo che la provincia dovrà fare entro giungo del prossimo anno, oppure se ci sarà una situazione diversa. Noi stiamo monitorando tutto per capire e prendere le decisioni più opportune sul territorio. Teniamo in considerazione che tante decisioni o condizioni sono state prese per situazioni di mal gestione o scelte secondo me sbagliate, verificheremo poi a settembre quale percorso intraprendere.”
Dall’amministrazione precedente avete ereditato la situazione Marineria con un debito ingente. Come pensate di sbrogliare questa matassa?
“E’ un problema che ha creato la scorsa amministrazione e non l’ha risolto. Dobbiamo capire se il comune ha degli obblighi oppure no. Non è che si possano sanare situazioni di spesa non giustificate con i soldi dei contribuenti a cuor leggero. Dobbiamo attenerci alle regole, stiamo verificando con i legali.”
Il cantiere del terzo lotto della variante Aurelia è bloccato da mesi, nonostante gli annunci da destar e da sinistra sulla possibile risoluzione del problema, ci sono 180 lavoratori in cassa integrazione e le imprese dell’indotto spezzino alla fame, c’è una soluzione all’orizzonte?
“Il problema è del governo e dell’Anas, società al 100% del Ministero dell’Economia, loro devono risolvere questo problema. Io ho fatto pressioni sulla Regione perché intervenga. La Regione ha detto che è disponibile a mettere diversi milioni di euro per sbloccare la situazione, perché per noi le infrastrutture sono fondamentali. Ognuno però deve prendersi le proprie responsabilità, non è un gioco per cui chi crea il problema scappa lo lascia agli altri e questi devono fare miracoli, nella vita non funziona così.”
Come mai i dirigenti comunali sono stati riconfermati e si è creato quello che il Secolo XIX definisce un direttorio?
“Penso che ci sia un’informazione sbagliata. I dirigenti del Comune sono tutti, fuorché una, a tempo indeterminato. C’è un problema giuridico ed io purtroppo non ho potuto fare alcun spogli system. Sono stati confermati ma ci sono stati dei cambiamenti I giornalisti dovrebbero essere attenti a notare i cambiamenti. Il comitato di direzione è stato cambiato completamente, dove è stato integrato il comandante dei vigili, l’avvocato del comune. E’ stato scritto che è un’organismo temporaneo per questa situazione. Ci sarà un bando pubblico per ricoprire la carica di dirigente. E’ un organizzazione in divenire tenendo presente i vincoli giuridici e contrattuali in essere.”