“Il caso Banchero dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l'inadeguatezza della gestione della sanità da parte delle Regione Liguria”. Così Guido Melley, capogruppo di LeAli a Spezia, che continua: “Non entriamo sulla questione dei titoli, ma sulla qualità della gestione. Il risultato delle nomine sbagliate nei ruoli apicali è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalla ASL della Spezia: liste di attesa infinite, mobilità passiva, chiusura temporanea di reparti, carenze di organico ormai strutturali, appalti al ribasso con condizioni di lavoro precarie e disservizi per gli utenti, depotenziamento del ruolo dei dipartimenti, problematiche logistiche e di gestione amministrativa, con conflitti tra i diversi settori della direzione, assenza di progettualità e organizzazione. Per non parlare del buco di 3,5 milioni di euro nel bilancio“.
Conclude Melley: “Questi sono i frutti di scelte figlie del patto tra la Lega e Toti; il presidente della Regione, ostaggio dei leghisti, deve concedere cariche a persone senza preparazione e provenienti da altri territori, quando invece bisognerebbe valorizzare dirigenti con competenze ed esperienze. Basta con le nomine politiche. Invitiamo il Sindaco Peracchini a fare sentire la propria voce nell’esclusivo interesse della sanità spezzina e dei cittadini utenti, che vanno preservati da logiche spartitorie e che hanno diritto a una Sanità efficiente e vicina ai loro bisogni”.