Ieri il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria per potenziare le terapie del dolore e le cure palliative, sia dal punto di vista economico/organizzativo sia per quanto concerne la formazione del personale sanitario e l’informazione della cittadinanza.
"La mozione è stata depositata più di un anno fa, a seguito di una commissione di approfondimento sulle questioni della sofferenza, della malattia e del fine vita. La commissione era stata richiesta da noi a seguito di un triste fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica. In quell’occasione un malato oncologico terminale arrivò al pronto soccorso del Sant’Andrea della Spezia nelle ultime ore di vita, morendo, secondo quanto denunciarono gli stessi familiari, dopo una notte di sofferenze in un reparto del nosocomio spezzino – ricorda Francesco Battistini, promotore del provvedimento - Abbiamo così sentito forte il dovere di intervenire e di prenderci questo impegno con la popolazione. Siamo partiti da una disamina delle cure palliative e delle terapie del dolore nella nostra regione, e alla fine ci siamo resi conto che lo stato attuale mostra delle carenze. Di conseguenza è necessario investire più risorse: bene, quindi, che la maggioranza ci abbia dato ragione".
La mozione approvata all’unanimità si articola in dieci punti che recepiscono quanto previsto dalla normativa nazionale, con qualche sfida che guarda oltre. In sintesi: avvio di campagne informative e di sensibilizzazione; avvio di percorsi formativi rivolti ai medici di famiglia per conoscere terapie e punti d’accesso sul territorio; formazione per il personale sanitario degli ospedali; percorsi di simultaneous care che garantiscano continuità assistenziale fra cure eziologiche e cure palliative; istituzione di strutture che operino con protocolli assistenziali standardizzati su tutto il territorio ligure; percorsi e strategie di accompagnamento costante del malato che possano evitare accessi in emergenza al prono soccorso; attivare posti letto tecnici all’interno degli hospice riservati a quei pazienti terminali che dovessero accedere in emergenza dal pronto soccorso nelle ultime ore di vita; verificare che sia congruo il numero di posti letto negli hospice liguri; garantire un’assistenza permanente in corsia con medici specialisti. In ultimo, l’aspetto fondamentale: destinare più risorse a questo comparto con un’attenzione maggiore alle cure domiciliari.
"Va assicurata la dignità e l’autonomia della persona. Il bisogno di salute non solo nella definizione di “assenza di malattia”, ma anche nel concetto più ampio di “lotta alla sofferenza” – commentano i Consiglieri regionali Gianni Pastorino e Francesco Battistini - Ora è necessario invertire la pessima tendenza di queste ultime settimane, che ha visto la soppressione della struttura semplice dipartimentale di terapie del dolore dell’ASL5 spezzino, di cui ci occuperemo con un atto specifico alla ripresa dei lavori consiliari".