Tant'è che i lavori dell'assise non sono stati possibili, con un voto pressochè unanime e trasversale sulla sospensione, nonostante all'ordine del giorno ci fossero temi attuali e scottanti, presentati dalla capogruppo di Rifondazione comunista, Simona Cossu.
Primo fra tutti il tema del porto su duplice aspetto, il primo riferibile all'attuazione delle azioni di mitigazione delle attività portuali, a partire dalla fascia di rispetto fino all'ambientalizzazione, il secondo di censura rispetto alla procedura di concessione avviata dall'autorità portuale, concessione che darà in mano ad un unico terminalista, Contship, in regime di monopolio, pressochè tutto il porto spezzino per i prossimi 53 anni. Un ulteriore segnale negativo viene dalla mancata discussione sulla mozione sulle vicende dei traffici di rifiuti tossici, che secondo la relazione della commissione parlamentare vedono la città della Spezia al centro di molte vicende, non ultima la morte del capitano De Grazia.
Ci domandiamo come sia possibile che di fronte a temi così importanti il consiglio comunale non senta l'esigenza di confrontarsi e fare il proprio lavoro, anche a costo di ore tarde. Un segnale davvero negativo che non può far altro che alimentare la sfiducia crescente nella politica, ed un atteggiamento dal quale Rifondazione comunista prende le distanze censurando in modo chiaro e totale, ritenendo che la discussione sul porto e sulla vicende ad esso collegate, attuali e passate, economiche, ambientali e criminose, siano urgentissime. Purtroppo siamo stati l'unico partito ad averne coscienza.